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(20 Maggio 2013)
1-2 giugno 2013 a Torino
Comitato di quartiere Madonna del Pilone – corso Casale, 212
Dalla stazione di Porta Nuova: bus n. 61; altri bus: 30, 54, 66.
Sabato dalle 9,30 alle 19. Domenica dalle 9,30 alle 13,30.
•No all’Europa dei padroni e del massacro sociale
•No al governissimo dell’austerità
•Per il lavoro e il reddito contro la precarietà
•Per l’unificazione delle resistenze sociali e un rinnovato sindacalismo di classe
•Per un nuovo protagonismo della classe lavoratrice
Partecipano delegazioni di lavoratrici e lavoratori di fabbrica e del settore pubblico e militanti sindacali di paesi europei
Contro le politiche di austerità per una nuova stagione di lotta delle lavoratrici e dei lavoratori per l’occupazione, il reddito, i diritti, la difesa dei servizi pubblici
Abbiamo alle spalle anni di politiche di austerità dei governi di centrodestra e centrosinistra sotto l’impulso del padronato italiano ed europeo e delle banche, che hanno fatto tornare indietro di 60 anni le condizioni di lavoro, di salario, di diritti della classe lavoratrice.
La precarietà e la disoccupazione hanno raggiunto livelli insopportabili: nella sola provincia di Torino ci sono 100.000 disoccupati e la Cig saccheggia il reddito e la vita delle famiglie.
Contemporaneamente sono andati crescendo lo sfruttamento ed il ricatto padronali; chi lavora ha condizioni sempre più disagiate e salari più bassi.
E la riduzione della spesa pubblica significa meno servizi e trasporti, meno sanità e scuola.
Ogni sacrificio richiesto non serve a dare lavoro ai giovani, ma a garantire le rendite finanziarie e i profitti dei padroni. E non c’è mai fine a questo meccanismo perverso che trasferisce risorse dalle classi popolari ai poteri finanziari.
Per questo bisogna dire No alle politiche di austerità; mobilitarsi insieme alle nostre compagne/i di lavoro, ai precari, ai disoccupati per imporre i nostri obbiettivi di lavoro, di reddito, di eguaglianza e giustizia sociale, di scuola e sanità pubbliche e di qualità.
Per dare lavoro a tutti c’è bisogno della riduzione dell’orario a parità di salario, della nazionalizzazione delle aziende che chiudono, di un nuovo intervento pubblico per creare lavoro buono e utile, dell’abrogazione delle leggi della precarietà e del ripristino dell’art. 18.
Per garantire un reddito a tutte e tutti serve un salario minimo intercategoriale (1.400 euro mensili), un reddito minimo garantito (1.100 euro) per i periodi di non lavoro, garantendo ai disoccupati la possibilità di vivere e favorendo il reinserimento in un lavoro vero e infine riconquistare dei contratti adeguati. E i soldi vanno presi là dove ci sono: in quei 140 miliardi annui che, per effetto dell’austerità, sono passati dai lavoratori ai padroni.
Nel Convegno discuteremo di questi problemi e di come ricostruire un sindacalismo di classe e democratico, strumento dei lavoratori e non subalterno ai padroni.
Ne discuteremo con alcuni dirigenti locali e nazionali della sinistra della CGIL, dell’USB, della CUB e dei Cobas, ma so- prattutto ne discuteremo con i militanti sindacali che lottano per l’occupazione, con gli operai della Fiat e indotto, con i lavoratori del pubblico che, difendendo il posto di lavoro difendono anche i servizi per i cittadini, con i giovani e meno giovani dei mille lavori precari.
Ne discuteremo con militanti sindacali di altri paesi d’Europa perché l’attacco dei padroni è rivolto ai lavoratori di tutto il continente e potremo vincere solo attraverso la mobilitazione comune.
Partecipate tutte e tutti.
Per informazioni telefonare al 333.59.56.531 o al 338.26.29.015
Sinistra Critica Torino
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