Memoria e progetto :: Dove va Rifondazione Comunista?

Caro Fausto...

lettera a Liberazione

(18 Ottobre 2004)

Cari compagni,

io mi sbaglierò, ma il fatto che Rifondazione nata per realizzare una sinistra rivoluzionaria alternativa per cambiare profondamente le cose, si metta insieme a questo nuovo calderone Gap, a quei soliti galletti che più li metti su più ti tiran giù, che da decenni abbiamo tutti visto chicchiricchiare furbescamente, sempre attenti ad aumentarsi gli stipendi e restare sempre loro in sella lasciando che lavoratori e pensionati vadano sempre più a picco, temo fortemente che anche questa volta la cosa non andrà a finire bene e alla fine ci ritroveremo con un'ulteriore spaccatura e la nascita di un nuovo troncone comunista.

Tutto questo, il credere cioè nella cogestione del potere come scelta migliore e più pagante rispetto a quella del contropotere di lotta, mi sembra un grosso passo indietro e penso che prima o poi sarà motivo di grossa rottura al nostro interno e di nuovi pianti, alla Marita Bolognesi, di questi nuovi credenti riformisti di Rifondazione, infatti non è detto che una volta vinte le elezioni e raggiunto il potere ripartito e cogestito dentro questa nuova Gap, si riuscirà a fare quella nuova e profonda politica rivoluzionaria che tutti ci attendiamo: che risani l'economia facendo nel contempo recuperare e migliorare il potere d'acquisto dei salari e delle pensioni; che elimini tutte quelle disuguaglianze e quel grave precariato creato e sempre più dilagante nei posti di lavori; che dia prospettiva ai giovani e maggiori garanzie di una vita dignitosa per tutti, fatta di maggiori certezze e sicurezze; che faccia un'azione decisiva per il ritiro dei nostri soldati in Iraq e faccia finire quella sporca guerra parlando chiaro e forte al mondo e ai vari Bush di oggi e di domani.

A questo punto, considerando tutto questo, mi viene a dire: - caro Fausto... vai avanti tu che a me viene da ridere e che Dio, se c'è, ci assista! -

Flavio Baù (VI)