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Frode elettorale in Waziristan, ma la lotta è appena iniziata!

(23 Maggio 2013)

wazirist

Scritto da www.marxist.com

Mercoledì 22 Maggio 2013 21:19

La ripetizione del voto in quattro seggi del Sud Waziristan, avvenuta il 21 maggio, è stata scandalosamente truccata. Al candidato marxista Ali Wazir è stata rubata la vittoria.

Secondo il quotidiano The Dawn, “Il candidato del Pml-N (la Lega musulmana di Nawaz Sharif, ndt) ha vinto le elezioni nel seggio NA-41 della zona tribale VI (del Sud Warizistan).ha ottenuto 7.950 voti mentre Ali Wazir, un candidato indipendente, ne ha presi 7.648 ed è arrivato secondo. (…) La ripetizione del voto è stata condotta in maniera tranquilla e nessun incidente deplorevole è stato riportato dai seggi della zona tribale”.

Tuttavia i rapporti di prima mano che ci hanno mandato i nostri compagni dal Waziristan indicano chiaramente che il risultato è stato il prodotto di brogli su scala di massa. Dal momento in cui il risultato delle elezioni dell’11 maggio era stato annunciato è stato fatto tutto il possibile per negare la vittoria al marxista Ali Wazir che gode di un appoggio generalizzato in questa area funestata dai talebani.

Ali Wazir ha tenuto un comizio di dimensioni di massa l’8 maggio, con la partecipazione di circa 30mila persone (leggi l’articolo, in inglese). In realtà la riunione non dimostrava tutto il sostegno ad Ali, in quanto, come conseguenza dei gravi problemi sociali nella zona, le donne non hanno potuto partecipare al comizio, sebbene abbiano votato in massa per Ali il giorno delle elezioni.

Le foto sono la dimostrazione dell’appoggio al compagno, eppure i risultati ufficiali dicono che ha avuto meno di 8mila voti. Ciò svela la natura scandalosa della frode.

I primi risultati che giungevano dai quattro seggi che avevano ripetuto il voto dimostravano che Ali Wazir stava vincendo e lo si poteva valutare anche dai risultati che comparivano sulle Tv pakistane fino alle nove di sera. Poi improvvisamente tutto è cambiato. Il voto dei seggi che avevano votato l’11 maggio è stato ribaltato e a tarda notte il candidato della Lega musulmana è stato dichiarato vincitore.

La frode era stata preparata attraverso una campagna di violenze sistematiche. Nella giornata dell’11 maggio diverse persone che avevano votato per Ali sono state selvaggiamente picchiate dai talebani. Il candidato marxista è stato ripetutamente minacciato di morte. Nonostante ciò, Ali Wazir non ha mai mostrato la minima paura difendendo coraggiosamente il suo programma rivoluzionario in ogni occasione.

Non c’è il minimo dubbio che migliaia di voti per Ali Wazir siano stati cancellati o girati al candidato della Lega musulmana. Il solo fatto che quest’ultimo abbia vinto con un margine così ristretto, meno di 300 voti di differenza, non rappresenta altro che la confessione di come la vittoria del Pml-n sia falsa.

È la seconda volta che le autorità truccano le elezioni per impedire la vittoria di Ali Wazir nella sua circoscrizione, lo stesso successe già nel 2008. Ma non è affatto la fine della storia: la campagna di Alì è stato un grandissimo successo e prepara il terreno per il futuro. Un capitolo si è concluso e un altro, molto più importante, è appena iniziato.

Tutti i discorsi riguardo alle elezioni sulla “vittoria della democrazia in Pakistan” sono solo propaganda. Al parlamento nazionale sono eletti banditi e ladri, mentre agli onesti rappresentanti di chi lavora è negato ogni diritto.

Nawaz Sharif, il nuovo primo ministro, a capo della Lega musulmana, è l’uomo più ricco del Pakistan. Una corte di signori della droga, latifondisti, mullah, ladri e affaristi stanno già facendo la fila davanti alla sua residenza principesca di Lahore, per elemosinare una poltrona.

Dal nuovo governo i lavoratori, i contadini, i poveri del Pakistan non possono avere altro che oppressione e sfruttamento.

Il nostro compagno, il coraggioso Ali Wazir ha condotto la sua campagna elettorale sulla base del vecchio slogan rivoluzionario dei lavoratori e dei contadini pakistani: Roti, kupra e Muqan! (Pane, un vestito e una casa).

Tali diritti basilari per il genere umano sono negati alla maggioranza della popolazione di questo grande paese.

La lotta per i diritti dei lavoratori non inizia né finisce con le elezioni. La vera battaglia sarà combattuta non nei corridoi del parlamento, ma nelle piazze, nelle strade, nei villaggi e nelle campagne. Questi sono i luoghi dove le masse pakistane troveranno i marxisti.

La classe dominante può usare tutti i mezzi, leciti e illeciti, per impedire ad Ali Wazir di vincere le elezioni, ma non possono impedire a lui e al resto della tendenza marxista di porsi alla testa delle masse in lotta. Questa lotta è in preparazione, sta arrivando ed è inevitabile.

La vittoria finale dipenderà dalle qualità della sua direzione.

www.marxismo.net

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