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CONFERENZA GINEVRA, SÌ DI DAMASCO MA SENZA PRECONDIZIONI

(24 Maggio 2013)

Damasco accetta di partecipare alla conferenza internazionale ‘Ginevra II’ in programma nel mese di giugno. Lo ha reso noto il portavoce del ministero degli Esteri russo Alexander Loukachevitch che si è detto soddisfatto dell’assenso, in linea di principio, ottenuto dall’alleato siriano.

“Bisogna fare in modo che siano gli stessi siriani a pervenire ad una soluzione del conflitto, distruttivo per il paese e l’intera regione” ha aggiunto il responsabile. Damasco ha annunciato la sua adesione all’incontro – fortemente voluto da Stati Uniti e Russia – nel corso della visita del vice-ministro degli Esteri di Damasco Faisal Moqdad.

Il portavoce della diplomazia di Mosca ha criticato inoltre l’opposizione siriana, ribadendo il ‘no’ a qualsiasi ipotesi di sottoporre la conferenza a condiioni preliminari. “Torna a farsi strada – ha detto Loukachevitch – la rivendicazione di una partenza del presidente Bashar al Assad e della formazione di un governo sotto egida dell’Onu. Tutto questo è fatto per svuotare di ogni significato il senso della conferenza”.

Il 10 giugno come data per l’incontro, avanzata dalla stampa, è stata definita “illusoria” dal responsabile russo, secondo cui “non è serio chiedere di fissare una data senza sapere ancora chi e con quali prerogative parteciperà all’incontro a nome dell’opposizione”.

La Coalizione nazionale siriana, piattaforma di opposizione riunita in questi giorni a Istanbul in Turchia, sta valutando la propria adesione all’incontro. Dal canto suo, l’ex leader dimissionario del movimento, Moaz al Khatib, ha lanciato ieri una propria ‘iniziativa di pace’ e offerto per la prima volta al presidente Assad un salvacondotto, alla sua famiglia e a 500 membri del regime. In cambio il presidente dovrebbe accettare una transizione pacifica, passando i pieni poteri al vicepresidente al Sharaa o al premier al Halqi, entro 20 giorni.

Sono in molti a ritenere verosimile l’ipotesi che la conferenza di Givevra II (che segue una conferenza svoltasi un anno fa nella città svizzera) non si terrà prima del 14 giugno, data delle prossime elezioni in Iran, storico alleato di Damasco sullo scacchiere mediorientale.

Intanto dalla Siria continuano ad arrivare notizie di attacchi e nuove violenze: i ribelli hanno assaltato questa mattina il carcere di Aleppo, uccidendo diversi detenuti e ferendone altri. Intanto si continua a combattere a Quseyr, cittadina lungo il confine con il Libano, che le truppe regolari cercano di riprendere per controllare il flusso di armi provenienti dal paese vicino.

[AdL]

Misna

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