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Interinali

anche la Cgil firma con Cisl ed Uil

(15 Luglio 2002)

Il contratto nazionale interinale è stato firmato, a partire dal prossimo autunno durerà per quattro anni. (Vedi “sole 24 Ore del 11/7/2002 pag.17).

Il contratto firmato segue l’impianto del precedente (anno ’98) che ricordiamo venne promosso dopo il Pacchetto Treu e la legge 196/97, sancisce non solo il consolidamento del rapporto temporaneo e la sua istituzionalizzazione ma la vittoria del principio di flessibilità tanto è vero che il presidente degli industriali che fanno uso dell’Interinale, E.Mattina, ha parlato di ricomposizione dell’unità sindacale sotto l’egida della flessibilità.

In questi anni Cgil e Cisl hanno promosso il lavoro interinale, sostenendo direttamente proprie agenzie; non è sufficiente che l’ultimo accordo preveda a carico delle imprese alcune prestazioni come indennità economiche in cambio di infortuni professionali perché, se il posto di lavoro lo perdi hai in cambio una piccola monetizzazione. Si afferma così un principio analogo a quello della deroga all’art 18 quando il licenziamento avviene senza giusta causa e invece della riassunzione c’è solo un indennizzo).

Mattina, presidente di Confinterim, ribadisce che non c’è spesa per la parte pubblica ma correttivi individuati dalle due parti ossia da Industriali e sindacati confederali, noi crediamo invece che oltre a istituzionalizzare il precariato ci sia una tendenza concertativa che vanifica il giusto No espresso al Patto per l’Italia.

Non è casuale che oltre il 54% degli interinali sia presente nel settore industriale e il 23% nel terziario; la loro presenza ha ridotto il potere di contrattazione della forza lavoro, le industrie, in barba ad ogni accordo, hanno fatto ricorso al lavoro in affitto alternandolo a riduzioni forzate di manodopera: il numero dei precari (sempre meno garantiti) è sostanzialmente aumentato e oltre a esprimere un assenso all’interinale (favorendolo con le Agenzie di collocamento) ne viene istituzionalizzata la figura e il ruolo attraverso una intesa pessima come è stato l’ultimo accordo sui Metalmeccanici e il Patto contro l’art 18.

Una Cgil ancora schiava della concertazione e dei compromessi a perdere!?!

Mentre Cgil Cisl Uil firmano questo accordo, la Federmeccanica lancia un monito e nonostante il costo del lavoro nel 2002 sia invariato rispetto a due anni fa si profila un rinnovo contrattuale per i Metalmeccanici del tutto insufficiente a recuperare potere di acquisto perduto

Coordinamento provinciale S.in.COBAS Ancona

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