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Uno dei due ha la dentiera

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(30 Luglio 2012) Enzo Apicella

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(Il saccheggio del territorio)

Roma, nel quadrante Sud case signorili contro la vasta area archeologica. La petizione

(3 Giugno 2013)

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02 giugno 2013


“Ancora una volta il patrimonio archeologico di Roma rischia di essere devastato”. Inizia così la petizione per salvare un’area archeologica nel quadrante Sud di Roma (Grottaperfetta). “I soliti noti dell’edilizia romana – continua l’appello – infatti, stanno per seppellire sotto 400.000 mc di cemento una vastissima area archeologica risalente alla fine del II secolo d.C., sorta al termine di uno dei periodi più floridi della storia di Roma: l’età degli imperatori adottivi, iniziata nel 96 con l’elezione di Nerva e terminata con la morte di Commodo, figlio di Marco Aurelio, l’unico successore non adottato”.
Il sito archeologico si trova nel quadrante sud di Roma, nella zona di Grottaperfetta, tra l’omonima via, via Berto e via Ballarin. Nel complesso sono stati rinvenuti una villa con pregevoli mosaici, due tracciati stradali con basoli (uno dei quali probabilmente univa la via Ardeatina con la via Anagnina), un piccolo mausoleo, nonché una necropoli con 694 sepolture e 4 sarcofagi. Tutto questo sta per essere cancellato da un progetto, denominato I-60, che prevede la costruzione di ben 30 palazzi, tra i 4 e i 7 piani d’altezza, oltretutto in una città che, secondo stime di Lega Ambiente, conta circa 250.000 alloggi sfitti.
L’importanza archeologica della zona è sottolineata da una nota del maggio 2009 della Soprintendenza speciale per i Beni archeologici di Roma che ha rilevato il “carattere insediativo archeologico della vasta area” e ha chiesto, con numerose comunicazioni, verifiche di approfondimento. In assenza di un procedimento di vincolo, nelle prossime settimane potrebbe partire l’edificazione, la quale, peraltro, non prevede alloggi popolari ma appartamenti ultra-signorili.
“Dobbiamo agire velocemente: le ruspe potrebbero mettersi in moto già entro l’estate! Firma ora e invita tutti a unirsi: facciamo arrivare subito a 500.000 firme la petizione rivolta al Sindaco di Roma e alle Amministrazioni locali avvertendoli che 2000 anni di storia non verranno mai messi in vendita!”

Redazione LiberaRoma

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