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Una «segreteria di garanzia» nel PRC di Bologna

(24 Ottobre 2004)

Nelle scorse settimane a Bologna -in seguito a una crisi della segreteria di federazione (che aveva portato a numerose dimissioni) il Comitato Politico Federale ha dato vita ad una nuova segreteria che include sia le diverse aree della vecchia maggioranza congressuale sia Progetto Comunista, con il compagno Federico Bacchiocchi.

La dichiarazione del compagno Bacchiocchi, che potete leggere qui sotto, definisce il senso e il valore della partecipazione di Progetto Comunista a questa segreteria "di garanzia", nel pieno mantenimento e rilancio dell'opposizione di sinistra alla linea governista della maggioranza nazionale e locale (a Bologna, come è noto, il Prc sostiene la giunta ulivista di Cofferati).



Il Partito della Rifondazione Comunista, vive in questi giorni una fase politica non ordinaria.

In procinto dell'apertura della vera e propria fase congressuale esso è infatti attraversato da un dibattito che non concerne semplicemente una scelta al fine del dispiegamento della sua azione politica ma che tocca le ragioni di fondo della rifondazione comunista e dell'opposizione comunista nel nostro paese ai governi liberali e filopadronali. Nel prossimo congresso i compagni saranno infatti posti di fronte ad una scelta fondamentale e in grado di condizionare il futuro del partito: sostenere la “coalizione democratica” che unisce Prodi a Montezemolo passando per i DS e il centro liberale dell'Ulivo, oppure la proposta di un polo autonomo e anticapitalistico di classe rivolta a tutte le forze protagoniste di tre anni di mobilitazioni contro Berlusconi, a tutte le organizzazioni e rappresentanze di massa e a tutte le forze e tendenze politiche che contro Berlusconi e Confindustria hanno sostenuto il referendum del PRC sull'art.18.

Lo spostamento continuo delle posizione del gruppo dirigente del PRC, verso l'accordo con Prodi per il governo del paese produce un oggettivo disorientamento nella base del partito costretta ad inseguire l'ultima intervista di Bertinotti sempre piu conciliante, sui più diversi fronti, con le proposte dell'Ulivo. Ciò accade a tutti i livelli del partito, sia nazionale che locale.

Per questo a Bologna, dove era necessario una integrazione dopo le dimissioni di almeno metà dei componenti, il CpF ha scelto di eleggere ad una segreteria di garanzia, che, abbandonando il criterio della osservanza del dettato politico dell'ultimo congresso, assicurasse la piena correttezza e trasparenza del dibattito nel partito intorno a discriminanti politiche così decisive, correttezza e trasparenza tanto più necessarie vista l'accelerazione governista del gruppo dirigente nazionale. Nello stesso tempo essa ha il compito immediato di sorreggere l'intervento del PRC sul terreno delle lotte sociali nella nostra città e delle prosseime scadenze del movimento contro la guerra e la finanziaria reazionaria del governo Berlusconi, scongiurando il rischio dell'impasse dovuta proprio al disorientameto dei compagni descritto più sopra.

Il Cpf ha dunque scelto di includere nella segreteria la minoranza di sinistra sostenitrice del documento alternativo all'ultimo congresso e di tener conto delle diverse sensibilità politiche interne alla maggioranza congressuale

La mia partecipazione a questa segreteria, non per volontà del singolo ma in quanto espressione della tendenza che si riconosce nelle posizioni dell'ass. Progetto Comunista, è tutta interna a questa condizione di esistenza della segreteria e ai criteri osservati per la sua composizione. Questi significa che nè io né i compagni di Progetto Comunista faranno venir meno, nemmeno per un istante, le discriminanti politiche che ci dividono dalla maggioranza del gruppo dirigente del partito. Nessun richiamo ad una qual si voglia “disciplina” o “responsabilità” di segreteria ci faranno recedere dalla nostra battaglia sia sulle grandi questioni di dibattito in questa fase precongressuale sia nei confronti del sindaco Cofferati, del suo programma di governo della città, contro la partecipazione alla giunta che lo sostiene e per il ritorno del PRC all'opposizione. Sarà invece mia preoccupazione dare piena trasparenza alla discussione a tutti i livelli della Federazione e ad assicurare che essa si svolga nel massimo rispetto dei principi formali e sostanziali di democrazia interna.

Federico Bacchiocchi

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