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Uno dei due ha la dentiera

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(30 Luglio 2012) Enzo Apicella

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(Il saccheggio del territorio)

mozione contro terzo valico presentata in comune dal consigliere moro della sezione pcl novi ligure

(9 Giugno 2013)

In merito al progetto di linea ferroviaria ad Alta Velocità- Alta Capacità Genova- Tortona, il gruppo consiliare di ‘Unità per Novi’, esprime quanto segue:


Visto
il pesante impatto che l’opera avrà sul nostro territorio come evidenziato, nel 2005, nella relazione dell’allora Assessore comunale Mallarino

Data
la presenza di una pesante cantieristica, che prevede un impiego di circa novecento persone solo a Novi senza adeguati servizi abitativi, sanitari e socio assistenziali, considerati i pesanti tagli, forse sottovalutati dall’Amministrazione comunale, fatti dalla Regione Piemonte, necessari per garantire una adeguata vivibilità della città.

Stimato
l’alto costo dell’opera TAV/TAC Genova-Tortona, sommato all’incongruenza di una linea dove, come peraltro espresso in un’intervista dall’Amministratore Delegato di Trenitalia, Mario Moretti, è impossibile far coesistere un traffico merci ed un traffico passeggeri comune anche a tutte le altre tratte ad alta velocità.

Sottolineato
il non rispetto della normativa europea relativa alla necessità di assegnare la realizzazione dell’opera ad una impresa scelta con gara europea al fine di contenere costi dell’opera stessa e all’efficienza con cui verranno svolti i lavori.

Valutata
la scarsa chiarezza con cui il Cociv gestisce la realizzazione dei lotti in relazione alle opere compensative, a tutt’oggi troppo vaghe e prive della minima copertura finanziaria, richieste dai comuni e la mancanza di certezza sul rilancio del nodo ferroviario di San Bovo.

Evidenziate
le indeterminatezze della fase di attuazione del progetto, che prevede l’inizio dei lavori senza una progettazione esecutiva; che i lavori riguardino solo il tracciato Genova –Tortona, senza certezze sul proseguio delle successive tratte, essendo spezzettate per lotti costruttivi e non finalizzati, con l’elevato rischio che l’opera non venga portata a termine integralmente, ma solo in alcuni tratti.

Verificato
l’elevatissimo costo dell’opera, pari a 6,2 miliardi di euro, per 53 km di linea.


Considerata
la pesante crisi economica che il nostro Paese sta attraversando, pagata soprattutto dai ceti popolari, con notevoli tagli ai servizi ed elevati aumenti del costo della vita.

Vista
la necessità di utilizzare con parsimonia le poche risorse esistenti da impiegare verso progetti mirati allo sviluppo del paese, aventi al centro il lavoro e la salvaguardia del territorio, quest’ultimo passato in secondo o forse terzo piano all’interno di questa Amministrazione sull’opera in oggetto, con elevato rischio di danni irreparabili alle falde acquifere e all’ambiente in generale.

Esaminata
attentamente la gestione economica del progetto dell’Alta velocità, facilmente permeabile alle infiltrazioni delle organizzazioni malavitose, poiché la TAV non è solamente un’opera inquinante e dannosa, bensì una gigantesca mangiatoia di profitti per grandi industrie, banche e speculatori di ogni risma.

Considerate
le alternative al progetto “Terzo valico” concernenti il potenziamento delle linee merci esistenti, attualmente ben lontane dalla saturazione, con un traffico TEU in costante diminuzione, come le recenti statiche riportate dall’Autorità Portuale di Genova.

Ritiene
soltanto un’inutile perdita di tempo la richiesta di moratoria avanzata da tutti i comuni interessati al passaggio della linea alta velocità/alta capacità.


Impegna
il Consiglio Comunale di Novi Ligure ad esprimere contrarietà alla TAV e a farsi promotore e capofila con gli altri comuni, interessati al passaggio della linea, di una specifica ed inequivocabile richiesta del blocco degli espropri, garanzia minima per contrastare e fermare questo inutile scempio ambientale ed economico.


8 giugno 2013

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