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Praga. Il convitato di pietra

Praga. Il convitato di pietra

(8 Aprile 2010) Enzo Apicella
Usa e Russia discutono il nuovo Trattato Start. Delle armi nucleari di Israele, denunciate da Mordecai Vanunu, non si parla.

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    Turchia, indignados di nuovo in piazza oggi pomeriggio per sfidare il governo fascista

    (16 Giugno 2013)

    turchindign

    Torneranno in piazza Taksim gli indignados turchi. Dopo la brutale repressione di ieri pomeriggio e stanotte e la grande resistenza della gente sia in diversi punti di Istanbul che in altre grandi città della Turchia, l’appuntamento (che sta viaggiando con il tam tam della rete) per una nuova protesta è fissato per oggi pomeriggio. Lo sgombero di Gezi Park non ha fermato i cortei. “Piattaforma Taksim”, il cartello che riunisce 116 sigle protagoniste della rivolta, spera di portare in piazza non meno di un milione di persone. E questo proprio mentre il partito di Erdogan terra' un secondo happening, che spera di trasformare in una oceanica prova di forza dei suoi sostenitori, sotanzialmente fondamentalisti islamici, sempre a Istanbul. I due grandi sindacati di sinistra, il Kesk e il Disk, hanno lanciato un appello per uno sciopero generale.
    Ieri sera e stanotte si sono susseguiti concerti di protesta di clacson e pentole tanto nella megalopoli del Bosforo, come ad Ankara, a Smirne e in altre citta'. Nella capitale, migliaia di manifestanti restano concentrati nel Kugulu Park, altro luogo simbolo della protesta dei giovani turchi. Alcune delle città interessate sono Izmir, Ankara, Kocaeli, Eskisehir, Canakkale, Fethiye, Bursa, Adana, Artvin, Edirne, Corum, Samsun.
    Intanto, stanno aumentando le testimonianze sull’uso di armi chimiche che procurano sanguinamento dal naso e fortissime irritazioni sulla pelle. Alcune foto pubblicate in rete, poi, documentano che nella capitale il governo ha deciso di mobilitare l’esercito. Molti canali Tv che hanno trasmesso immagini della rivolta sono stati oscurati. Il ministro turco per gli affari europei Egemen Bagis ha affermato che chiuque entri in piazza Taksim sara' ''trattato dalla polizia come un terrorista''.
    Taksim Solidarity ha presentato stanotte quattro richiesti urgenti: fermare i brutali attacchi delle forze di polizia: “Le autorità sono responsabili di quanto accaduto oggi e di quello che potrà accadere domani”, si legge in un comunicato; “i media devono aiutarci a rendere pubbliche queste dichiarazioni, devono inoltre proteggere i cittadini dalla disinformazione del potere politico che ha dichiarato guerra contro la sua gente”; “siamo molto preoccupati per le condizioni di salute dei cittadini colpiti e feriti dai brutali attacchi della polizia. Smettere di imperdire ai medici volontari di portare soccorso e tutte le strutture mediche, a partire dalle ambulanze; fine del blocco dei cortei. Dall'inizio della rivolta tre giovani manifestanti sono morti, 5mila sono stati feriti e 11 hanno perso la vista. Ieri sera, al momento dell'attacco a Gezi Park e in alcuni grandi alberghi della zona c'erano, stando alle immagini di Halk tv, anche diversi bambini, alcuni dei quali a loro volta feriti. Un giovane è stato investito da un blindato della polizia. Ferita, da un proiettile di gomma, anche la giornalista russa Aleksandra Bondarenko, della tv Russia Today (Rt). Le ambulanze non sono state autorizzate a entrare nel parco, dove gli agenti si sono accaniti tra l'altro sull'infermeria e sui medici. L'accesso a Gezi e' stato vietato anche ai giornalisti. Subito dopo la conquista della zona da parte delle forze anti-sommossa, sono entrate in azione le ruspe della polizia che hanno iniziato a smantellare tende e strutture costruite dagli 'indigandos'. Secondo il capo dell'opposizione Kemal Kilicdaroglu. L'assalto della polizia turca contro i manifestanti anti-governativi che occupavano Gezi Park si configura come un ''crimine contro l'umanita'''.

    fabio sebastiani - controlacrisi.org

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