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AL 7° CONGRESSO DEL PARTITO HEKMATISTA D’IRAN

(20 Giugno 2013)

Dal giornale Alternativa di Classe, anno I, n. 6

Nei giorni 4 e 5 di Maggio si è tenuto all’estero, in Svezia, il settimo Congresso del Partito Comunista-operaio d’Iran (Hekmatista), che ha visto la partecipazione diretta di 160 persone, tra delegati ed ospiti, ma la sua trasmissione via web ha consentito a migliaia di persone, in Iran ed in tutto il mondo, di seguirne i lavori.
Dopo l’apertura dei lavori, da parte del Presidente del Comitato Centrale, compagno Salhi Sardanei, ed il canto dell’Internazionale, vi è stato un minuto di raccoglimento per ricordare tutti i compagni morti nel mondo durante la lotta ultracentenaria per la liberazione ed il socialismo.
Il Segretario del Partito, compagno Rahmani Husseinzade, ha esteso il saluto anche ai compagni assenti, chi per malattia, e chi per le persecuzioni subite ad opera del Governo della Repubblica Islamica di Ahmadinejad.
La particolarità di questo Congresso è stata quella di cercare di raccogliere la protesta operaia contro il capitalismo, in Iran e nel mondo, ed è stato un buon successo.
Dopo l’intervento del compagno Jamal Camanjar, della Commissione Organizzativa, che ha letto il Regolamento congressuale, si sono succeduti i messaggi di augurio, sia fatti pervenire dagli assenti, che quelli di ospiti presenti. Tra i messaggi, accolti con entusiasmo dai presenti, vanno ricordati quelli di alcuni leader del movimento operaio egiziano, quello del Partito Comunista Operaio d’Iran, a suo tempo scissosi, ma oggi riavvicinatosi al “Partito Hekmatista”, quello dei Comunisti-operai d’Iraq, nonché quelli di esponenti del movimento operaio europeo (svedesi, finlandesi, francesi, ecc.).
In breve, gli argomenti trattati sono stati le linee d’azione del Partito in Iran, che si è mosso sia contro il Governo, che contro l’opposizione borghese, ed i loro legami con le borghesie di altri Paesi, portando a termine l’unificazione politica con l’Unione Comunista Operaia d’Iran, la crisi del capitalismo iraniano, che negli ultimi due anni si è riversata sul sociale, poi le priorità del Partito, la situazione del movimento operaio nel mondo, ed in particolare in Medio Oriente ed in Nord Africa, la situazione del movimento delle donne in Iran e la Piattaforma del Partito.
Dopo le votazioni, è stato eletto il nuovo Comitato Centrale, formato da 48 compagni, ed otto invitati hanno chiesto l’iscrizione al Partito. Le conclusioni sono state tratte dal compagno Rahmani Husseinzade, che ha salutato il nuovo Comitato Centrale, per il quale si è aperta una nuova fase della vita politica del Partito, con molto lavoro da svolgere.
Si riporta di seguito un estratto del testo, in italiano, del messaggio di saluto che, come Alternativa di Classe, abbiamo portato a questo Congresso:
“…Vogliamo porgervi il nostro saluto. Riteniamo che il vostro Partito sia una forza importante, in Iran e nel mondo, per la costruzione di una società diversa e migliore.
Vediamo con favore un vostro allargamento ed il fatto che altre forze comuniste iraniane si stiano unificando con voi. Sappiamo, infatti, che la situazione dei lavoratori in Iran è difficile e che la scelta di quella borghesia è ancora oggi per una Repubblica islamica, che continua a garantirle il potere con i metodi autoritari, che una crisi, come quella odierna richiede.
Sul piano internazionale le alleanze del capitalismo iraniano e di quello italiano sono diverse. In un conflitto bellico, peraltro sempre più probabile con il procedere della crisi, l’adesione ai rispettivi nazionalismi ci vedrebbe combattere su fronti opposti.
E’ compito storico di noi comunisti quello di costruire l’unità internazionale della classe lavoratrice, contro le rispettive borghesie, e ciò è ancora più urgente in questo contesto! Rifiuteremo di diventare “carne da cannone”: lo saremmo solo per gli interessi delle nostre rispettive borghesie! L’interesse di classe dei lavoratori di tutto il mondo è quello di farla finita con questo tipo di società e di avanzare, insieme, sulla strada del comunismo!
Vi auguriamo un proficuo lavoro.”

Alternativa di Classe

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