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IL PANE E LE ROSE - classe capitale e partito
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Marachella, di nome e di fatto: lo stipendio non è uno scherzo!

(25 Giugno 2013)

callmarach

Martedì 25 Giugno 2013 02:22


In data martedì 25 giugno 2013, viene indetto da una parte degli operatori telefonici assunti presso il Marachella Gruppo uno sciopero generale di 24 ore come segno di protesta. Protesta dettata da problematiche oggettive che si stanno protraendo da diversi mesi: in primo luogo, il mancato pagamento delle mensilità lavorative di Marzo, Aprile e Maggio (a cui forse a breve sommeremo anche Giugno) per il quale non ci sono ancora state fornite plausibili giustificazioni e che hanno visto molti di noi costretti a dare dimissioni spontanee. Pertanto siamo costretti a ricorrere a forme autonome di protesta, per far valere i nostri diritti una volta per tutte. In piena linea con lo stato di precarietà in cui verte l'intero paese, chi finisce a lavorare in un call center si ritrova in un ambiente lavorativo per la maggior parte dei casi alienante e sottopagato. Al danno, occorre aggiungere anche la beffa del caso specifico: ci è stato detto che gli stipendi non verrebbero erogati per un'inverosimile crisi, inverosimile dal momento che se realmente il Marachella Gruppo fosse in crisi non dovrebbe continuare ad assumere (tanto più se non riesce a pagare i dipendenti attuali) come invece accade, fra l'altro in maniera spudorata sotto gli occhi di noi lavoratori. Nel mese di maggio a.c. abbiamo cominciato a non voler più sottostare a queste ingiustizie e siamo stati immediatamente regarduiti nel corso di una riunione straordinaria, che iniziò con l'ammonimento "qui non si fanno rivoluzioni", riunione che terminò in un clima di incredulità generale e che si concluse senza una risposta alle nostre esigenze: perchè non veniamo pagati? perchè qualora veniamo retribuiti succede sempre con mesi di ritardo? quando riusciremo ad avere delle risposte concrete? Possiamo solo controbattere ricordando che non ci fermeranno nè l'evasività che ci è stata data come risposta, nè il clima repressivo che è trapelato in più episodi: sebbene sia comune pensare che il lavoro di un operatore telefonico "non sia un lavoro", vuoi per la giovane età degli assunti (per la maggior parte siamo ragazzi che vanno dai 18 ai 30 anni, ma il dato anagrafico non esime molti di noi dal dover pagare autonomamente un affitto, le bollette, le tasse dell'università ecc ecc), vuoi per la tipologia di contratto (sfruttamento legalizzato, volgarmente detto contratto a progetto) noi siamo lavoratori a tutti gli effetti e come tali esigiamo rispetto e dignità. La manifestazione di oggi è solo un primo atto, porteremo avanti la protesta finchè le cose non cambieranno e non ci verranno dati gli stipendi che ci spettano. Lavoratori ed ex lavoratori del Marachella Gruppo.

Infoaut

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