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(30 Marzo 2011) Enzo Apicella

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Strage di Viareggio, oggi è il quarto anniversario. Lutto cittadino e stasera le commemorazioni

(29 Giugno 2013)

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Oggi è il quarto anniversario della strage ferroviaria di Viareggio nella quale persero la vita trentadue persone. La città osserverà il lutto cittadino. La giornata di ricordo del disastro provocato dall'esplosione di una ferrocisterna che trasportava Gpl è iniziata con un convegno sulla sicurezza del trasporto di sostanze pericolose, ma il momento piu' importante della giornata sara' pero' a partire dalle 20.45 in piazza Regina Margherita in Passeggiata: da qui partira' infatti il corteo a piedi che - dopo circa tre chilometri - arrivera' alle 22 nei pressi di via Ponchielli, cuore del disastro ferroviario. Alle 22.20 interverranno sul palco il sindaco di Viareggio e i rappresentanti dei familiari delle vittime e di altri comitati: seguira' la rappresentazione del monologo "Non c'e' mai silenzio" di Elisabetta Salvatori ispirato proprio ai tragici fatti del 29 giugno 2009. Alle 23.30, infine, nei pressi della Casina dei Ricordi, verra' reso omaggio alle trentadue vittime del disastro ferroviario.
Intanto, proseguono, con un fitto calendario, le udienze preliminari del processo in corso presso il Tribunale di Lucca nel procedimento contro 33 imputati tra cui, i vertici delle Fs, dirigenti e funzionari di Gatx, multinazionale del settore proprietaria della cisterna 'maledetta', di Jughenthal, di Cima Riparazioni, incaricata della sua manutenzione. Dall'accelerazione imposta al processo si può ipotizzare che entro il 12 luglio sarà emessa dal Gup, Dal Torrione, la decisione sul rinvio a giudizio degli imputati.

Nella vicenda, purtroppo, va registrato il licenziamento di Riccardo Antonini, tecnico di Rfi, attivista e militante politico e sindacale e animatore dell'Assemblea 29 giugno', che si è generosamente offerto di contibuire come consulente di parte dei familiari di una delle vittime e della Filt-Cgil, agli accertamenti giudiziari nella fase dell'incidente probatorio. Il Tribunale del lavoro di Lucca ha respinto il ricorso presentato da Riccardo, contro il suo licenziamento, paradossalmente voluto dagli stessi imputati del processo. Il nostro compagno di lavoro merita tutta la nostra ammirazione e il sostegno necessario – scrivono i ferrovieri di “In Marcia” - sia per proseguire la battaglia giudiziaria ed ottenere la riforma in appello della scandalosa sentenza di primo grado del Giudice Nannipieri, che sul piano della mobilitazione e della solidarietà concreta. Quella sentenza, a prescindere dalle motivazioni giuridiche che ancora non sono note, resta una vera e propria macchia nera nella storia del Tribunale del lavoro di Lucca, per aver avallato l'autoritarismo aziendale ed il tentativo di sottrarre al singolo lavoratore il diritto inalienabile di libera cittadinanza - a contribuire al buon andamento del processo ed all'accertamento della verità”

fabrizio salvatori - controlacrisi.org

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