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Usciamo di casa

Usciamo di casa

(28 Settembre 2012) Enzo Apicella
Sciopero generale del Pubblico Impiego

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(Lotte operaie nella crisi)

Crisi, aumentano gli scioperi "senza preavviso" ma a trasgredire sono le aziende

(3 Luglio 2013)

Aumentano gli scioperi e sempre piu' spesso si tratta di quelle che vengono definite “proteste senza preavviso”. Gli scioperi proclamati nel 2012 sono stati 2.330, in crescita del 5%, mentre quelli effettivamente realizzati sono stati 1.375 a fronte dei 1.339 del 2011. La causa di ''questa elevata conflittualita''' e', come al solito, la crisi che porta con se' il mancato rinnovo dei contratti nazionali, le ristrutturazioni aziendali e le difficolta' degli enti locali a pagare i servizi. Proprio due settori locali, come il trasporto pubblico e lo smaltimento rifiuti, sono i piu' colpiti dai blocchi improvvisi con un centinaio di episodi nel 2012. Non e' un caso che siano anche quelli in cui operano in prevalenza aziende municipalizzate, che Roberto Alesse presidente dell’Autorità nazionale sugli scioperi, che ieri ha presentato la relazione annuale, porta sul banco degli imputati: ''l'inasprimento del conflitto e' dovuto anche alle esperienze delle municipalizzate, nate per migliorare la qualita' dei servizi non hanno prodotto i risultati sperati: migliaia di societa' che, operando spesso al di fuori di qualsiasi logica di mercato, hanno generato un indebitamento complessivo di circa 34 miliardi di euro''.
Un altro problema sottolineato da Alesse e' quello della rappresentanza: ''L'esercizio del diritto di sciopero va riconosciuto a tutti, ma bisogna evitare che lo si usi in modo spregiudicato, magari a discapito delle organizzazioni con piu' consenso''. Per superare questa frammentazione il presidente indica come via quella di dare una 'blindatura' legislativa all'accordo tra Confindustria e i maggiori sindacati sulla verifica della rappresentativita' sindacale, con il riscontro dei contributi versati e dei consensi ricevuti alle elezioni.
Che la situazione sia delicata e' confermato anche dalla presidente della Camera, Laura Boldrini, che ha sottolineato come in Italia, a differenza di altri Paesi come la Grecia, non ci sia scontro sociale aspro, ma che ''senza risposte concrete, la situazione potrebbe anche repentinamente cambiare in peggio''. ''Dalla relazione - afferma la Cisl - emerge quanto la conflittualita' sia essenzialmente legata al mancato rispetto di alcune associazioni datoriali delle scadenze contrattuali. Un esempio per tutti e' il Trasporto pubblico locale: il Contratto nazionale dei lavoratori autoferrotranvieri dal 2007 e' ancora in attesa del rinnovo''.

fabrizio salvatori - controlacrisi

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