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EGITTO. SCADUTO ULTIMATUM, TENSIONE ALLE STELLE

(3 Luglio 2013)

SCADUTO ULTIMATUM, TENSIONE ALLE STELLE
luglio 3, 2013 - 19:37



“L’era di Mohamed Morsi è chiusa. L’hanno dichiarato in stato d’arresto intimandogli di restare dove si trova, ma hanno scelto di non andare a prenderlo per non agitare ulteriormente i vari fronti. Ora tuttavia bisogna attendersi delle ritorsioni”: fonti contattate al Cairo descrivono così alla MISNA uno scenario di altissima tensione, seguito alla scadenza dell’ultimatum rivolto lunedì dai militari per “soddisfare le richieste del popolo”, mentre centinaia di migliaia di persone sono tornate ad occupare piazze e centri nevralgici. Tutti sono in attesa di un pronunciamento ufficiale.

“Sono tornati al pettine i due grandi problemi: l’imposizione di una Costituzione voluta unilateralmente e poco rappresentativa e una vittoria elettorale dubbia che è stata usata in modo partigiano. Molti di quelli che riempiono piazza Tahrir avevano dato il voto a Morsi ma è emersa una incompetenza politica plateale e un immobilismo dal punto di vista delle riforme economiche” aggiungono le stesse fonti.

Le informazioni che giungono attraverso la stampa internazionale e le reti sociali, spesso difficili da verificare, dipingono uno scenario in continua evoluzione. Secondo fonti della sicurezza citate dall’edizione on-line del quotidiano Al Masry Al Youm, al presidente, alla Guida suprema dei Fratelli Musulmani, Mohammed Badie, e al suo ‘numero 2’, Khairat al-Chater, è stato imposto il divieto di abbandonare il paese.

A ridosso della scadenza dell’ultimatum, poche ore fa, la presidenza aveva emesso una nota in cui ribadiva l’impegno alla ‘road map’ annunciata da Morsi nel suo discorso di ieri a mezzanotte, per la formazione di un governo di coalizione e di un comitato per la modifica della Costituzione. Il comunicato metteva in guardia su uno “scenario alternativo” imposto dai militari, insistendo nel difendere la legittimità costituzionale del presidente.

Il ministero dell’Interno ha intanto annunciato la rimozione del capo della sicurezza di Giza dopo i gravi scontri di ieri notte all’Università del Cairo tra sostenitori e oppositori di Morsi, costati la vita a 18 persone.

[FB]

Misna

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