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Sciopero

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(28 Gennaio 2011) Enzo Apicella
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    Vogliamo lavoro ad Arese e in tutti gli stabilimenti

    Venerdì 12 novembre manifestazione contro la Fiat nel centro di Milano

    (5 Novembre 2004)

    Il piano di smantellamento del settore auto in Italia va fermato!

    - No alla chiusura di Arese.
    - No allo svuotamento e alla progressiva chiusura di Mirafiori e degli altri stabilimenti
    - Basta con il trasferimento delle produzioni all’estero; taglio dei finanziamenti pubblici alla Fiat in caso di delocalizzazioni
    - Diminuzione dei ritmi di lavoro (TMC2) ed eliminazione dei turni massacranti e del lavoro al sabato e alla domenica, a partire da Melfi, Pomigliano, Pratola Serra e Termoli
    - Divisione del lavoro tra tutti gli stabilimenti
    - No al lavoro precario e alla legge 30
    - Forti aumenti ed equiparazione salariale in tutto il gruppo Fiat.

    Parteciperanno alla manifestazione delegazioni delle fabbriche di tutto il gruppo Fiat

    L’Alfa Romeo di Arese è in lotta ininterrotta da oltre due anni contro lo smantellamento della fabbrica. La Fiat pensava di sbarazzarsi dei lavoratori e di speculare tranquillamente su un’area enorme (2milioni e 200mila metriquadri), avuta a suo tempo in regalo –insieme al marchio Alfa Romeo- da parte dello Stato. Ma i lavoratori dell’Alfa non mollano e non intendono accettare i diktat della Fiat.

    Vogliamo lavoro ad Arese e in tutti gli stabilimenti

    La lotta dei lavoratori dell’Alfa è la lotta dei lavoratori di tutto il gruppo Fiat.

    Non c’è nessuna certezza sul futuro in tutte le fabbriche del gruppo.

    Montezemolo e la famiglia Agnelli sembra che abbiano come unico piano quello di “abbellire” la Fiat ( aumento dello sfruttamento dei lavoratori, chiusure di impianti e delocalizzazioni) per venderla a maggior prezzo al miglior offerente.

    Diamo una svolta alla situazione!

    In questo scenario sono forti anche le responsabilità dei vertici sindacali di Fim-Fiom-Uilm-Fismic.

    Dal licenziamento degli 8.000 nel 2002, ogni stabilimento è stato lasciato al suo destino e ognuno ha dovuto lottare per conto suo: Termini Imerese, Alfa Romeo, Melfi, Pomigliano, Termoli, Mirafiori …

    Ora la Sevel sta facendo da sola la sua vertenza aziendale.

    Da anni non si rinnova il contratto integrativo di gruppo, e non si propone nessuna piattaforma unificante. Anzi, è capitato addirittura che in alcuni stabilimenti quasi tutte le componenti sindacali si siano schierate contro le giuste lotte dei lavoratori su ritmi di lavoro, occupazione e salario.

    Ad Arese da tempo immemorabile non si fa più vedere nessun dirigente nazionale di Fim-Fiom-Uilm, nonostante una lotta che vede in piazza da oltre due anni tutti i lavoratori dell’Alfa Romeo.

    I cassintegrati dell’Alfa e lo Slai Cobas fanno un appello ai lavoratori di tutto il gruppo Fiat, alle forze sindacali e ai delegati : costruiamo insieme una piattaforma rivendicativa di tutti gli stabilimenti e organizziamo una lotta unitaria!

    Venerdì 12 novembre manifestazione dei lavoratori dell’Alfa Romeo di Arese contro la Fiat nel centro di Milano. Al termine della manifestazione prenderanno la parola lavoratori e delegati delle fabbriche di tutto il gruppo Fiat (Mirafiori, Melfi, Pomigliano, ecc..).

    Arese, 5-11-2004

    Slai Cobas Alfa Romeo

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