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La caccia

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(21 Settembre 2011) Enzo Apicella
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Italiani risparmiano su pane e pasta

(5 Luglio 2013)

Crolla nel 2013 la spesa alimentare degli italiani. Secondo l’Istat, più di 6 famiglie su 10 hanno tagliato sulla qualità e/o quantità della spesa alimentare che è passata, nel 2012, da 477 euro mensili a 468 euro, rimandendo sostanzialmente ferma. Il valore mediano della spesa mensile familiare, cioè quello al di sotto del quale si colloca la spesa della metà delle famiglie residenti, nel 2012 è pari a 2.078 euro, lo stesso valore gia' registrato per l'anno precedente.

Si sono ridotti drammaticamente gli acquisti a tavola con tagli che vanno dall'olio di oliva extravergine (-12 per cento) al pesce (-11 per cento), dalla pasta (-9 per cento) al latte (-6 per cento), dall'ortofrutta (-4 per cento) alla carne (-1 per cento), per una contrazione media nell'agroalimentare, secondo la Coldiretti, del -3,4 per cento. Le vendite alimentari, sempre secondo la Coldiretti, sono calate del 4,4 per cento nei piccoli negozi e dell'1,2 per cento nella grande distribuzione mentre sono aumentati dell'1,3 per cento solo nei discount.

"Nel 2012 sono stati pari- precisa la Coldiretti- a 117 miliardi, di mezzo miliardo inferiori a quelli del 1992. La crisi - conclude la Coldiretti - ha fatto retrocedere il valore della spesa alimentare, che era sempre stato tendenzialmente in crescita dal dopoguerra, fino a raggiungere l'importo massimo di 129,5 miliardi nel 2007, per poi crollare oggi al minimo di ben quattro lustri fa".

Secondo il Codacons i dati Istat sulla spesa delle famiglie sono "drammatici". E questa "è la dimostrazione che la crisi attuale è una crisi di consumi e che se gli italiani devono ridurre gli acquisti di cibo, spesa obbligata per eccellenza, non si possono certo permettere di acquistare elettrodomestici solo perché ci sono incentivi da spalmare nel corso dei prossimi 10 anni".

Per il segretario del Prc Paolo Ferrero, i dati dell’Istat “ci parlano di una società sfibrata, devastata dalle continue stangate del governo”. “Per risollevare i consumi, e quindi per aumentare l’occupazione – sottolinea Ferrero in una nota - bisogna fare come Robin Hood: prendere ai ricchi per dare ai poveri. Per questo proponiamo una patrimoniale sulle grandi ricchezze, un tetto a 5000 euro al mese alle pensioni e agli stipendi d’oro: senza redistribuzione del reddito dalla crisi non si esce”.

controlacrisi.org

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