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Per i tre operai della Fiat

Per i tre operai della Fiat

(25 Agosto 2010) Enzo Apicella
Melfi. La Fiat licenzia tre operai, il giudice del lavoro li reintegra, la Fiat li invita a rimanere a casa!

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(Licenziamenti politici)

APPELLO PER IL REINTEGRO DI GIUSEPPE LAROBINA

(5 Luglio 2013)

A seguire l'appello ed i messaggi e le adesioni

larobina

–venerdì, 05 luglio 2013


Chi è Giuseppe Larobina, detto Pino?

La storia di Pino Larobina è quella di una persona e di un operaio, per 19 anni RSU/RLS attraverso il voto degli operai della Kuehne Nagel (ex IVECO) di Torino, che ha fatto della difesa dei diritti e della dignità degli operai dentro e fuori la fabbrica la sua ragione di vità attraverso la lotta quotidiana con l’Unione Sindacale di Base (USB) della quale è dirigente.

Si tratta di un impegno quotidiano di un operiao che lotta, e continuerà a farlo, in difesa dei lavoratori, dei precari, dei senza casa, degli studenti, dei cassaintegrati, degli studenti, migranti e rifugiati e per la tutela dell’ambiente con convinzione e determinazione.

Quindi una storia di lotta insieme e con l’USB e con i lavoratori. In particolare opponendosi alle politiche della concertazione che hanno portato all’accordo becero tra Confindustria, CGIL, CISL, UIL e UGL contro la democrazia sui luoghi di lavoro e il diritto di sciopero. Diritti da sempre sanciti dalla costituzione e oggi violati.

Cosa succede alla Kuehne Nagel (ex IVECO) di Torino?

In questa azienda, dopo alcuni cambiamenti ai vertici si è creato un clima molto difficile per i lavoratori, in quanto è iniziato un’improvviso incrudimento disciplinare verso le maestranze. L’azienda ha posto in essere unilateralmente un codice disciplinare aziendale molto rigido, nel quale è previsto il divieto di ogni piccola libertà dei lavoratori.

Il clima interno allo stabilimento è diventato simile, se non peggiore, a quello che si respirava nelle fabbriche negli anni 50, dove i superiori gerarchici sono diventati autentici “agenti di custodia”.

Ciò ha prodotto immediatamente innumerevoli richiami e sanzioni disciplinari a danno di chiunque osasse, anche in piccola misura, contestare tale disciplina ferrea da caserma.

Ovviamente, i lavoratori colpiti da sanzioni si sono rivolti ai loro rappresentanti sindacali, come è naturale in questi casi, e in particolare a Pino Larobina che da sempre è stato al fianco dei lavoratori per difenderne i diritti.

A questo punto, dopo scioperi dichiarati per protesta, richieste di visite ispettive per verificare se le condizioni di lavoro fossero in linea con le normative vigenti e comunque per tentare di tutelare i lavoratori, sia dal punto di vista della sicurezza ( Pino è RSU / RLS ) E SIA DAL PUNTO DI VISTA DELLA TUTELA DELLA DIGNITÀ DEI LAVORATORI, LA VENDETTA DELL’AZIENDA E’ ARRIVATA PUNTUALE E MICIDIALE NEL RISULTATO FINALE.

Fatto oggetto egli stesso di numerose procedure disciplinari, tutte per futili se non inesistenti motivi (cosa peraltro tuttaltro che nuova nel suo caso, purtroppo) e mai per ragioni di rendimento sul lavoro Pino Larobina è stato fatto pedinare per ben 35 giorni DA UN’AGENZIA INVESTIGATIVA, fuori dalla fabbrica, nella sua vita privata e senza motivo alcuno visto che conduce una vita del tutto irreprensibile sotto ogni punto di vista e, non avendo trovato nulla su cui appigliarsi, è stato comunque licenziato per un supposto “grave nocumento creato all’immagine dell’azienda” in quanto era stata denunciata alla magistratura, allo spresal e agli organi di stampa. Ora alla Kuehne Nagel vige un’autentico clima di terrore.

Noi, insieme ai compagni di lavoro, ai delegati, al sindacalismo conflittuale, ai movimenti sociali, cassaintegrati, pensionati, ai disoccupati, migranti, studenti, rifugiati, le famiglie e tutte le forze sociali non ci arrenderemo fino al reintegro immediato di Giuseppe!


Sostieni le iniziative di lotta per il reintegro di Giuseppe Larobina:
C/C Federazione USB Regione Piemonte
IBAN: IT95 V031 2701 0040 0000 0001 244



Manda la tua adesione all’appello, scrivi: solidarietapinolarobina@usb.it


Puoi mandare un messaggio o semplicemente il nome o il gruppo e la città


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FSM/WFTU

WFTU condemns the efforts of FIAT
to silence the trade union militant action of USB


The WFTU representing 86 million workers in 125 countries condemns the violation of trade union rights and freedom in Italy and the dismissal of its militant member and cadre of USB, Giuseppe Larobina by FIAT Group.
We are in solidarity with the struggles and protests of USB Italy for his rehiring by the company, countering the efforts of FIAT to silence the trade union activity of the WFTU members and to put an end to the fearless confrontation of Larobina, as a USB leader with the employers which set a “bad” example for the rest of his collegues, calling them in the line of class-struggle.
Giuseppe Larobina is USB member, national leader of the union and trade union delegate to IVECO in Torino.


THE SECRETARIAT

USB Confederazione Nazionale

Fonte

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