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(21 Dicembre 2011) Enzo Apicella

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La Fiat scrive al vescovo di Nola: "Ai cancelli lei si è messo dalla parte dei violenti"

(7 Luglio 2013)

vescovnola

Mons. Beniamino Depalma

Per la Fiat, con la sua presenza davanti ai cancelli dello stabilimento di Pomigliano d'Arco (Napoli) la mattina dello scorso 15 giugno, in occasione della protesta contro i due sabato di recupero lavorativo, il vescovo di Nola (Napoli), monsignor Beniamino Depalma, si è collocato "dalla parte dei violenti e prevaricatori". Una nuova polemica che segue di pochi giorni il no della presidente della Camera Laura Boldrini all'ad Marchionne che l'aveva invitata a visitare lo stabilimento Sevel in Val di Sangro. Il protagonista di questo indecente attacco è Giuseppe Figliuolo, direttore dello stabilimento di Pomigliano, che in una lettera - resa nota dal Mattino - declina l'invito che il vescovo ha inviato ai sindaci della zona per un incontro sulla situazione relativa alla fabbrica Fiat, annunciando anche la presenza dell'azienda.

Nella lettera, Figliuolo ricorda la presenza del vescovo davanti ai cancelli dello stabilimento il 15 giugno "per portare la sua solidarietà - scrive - ad alcuni manifestanti che con azioni violente e minacce hanno tentato di impedire l'ingresso in fabbrica ai lavoratori della Fiat". Si trattava - scrive la Fiat al vescovo di Nola - di "non più di trecento/quattrocento persone (di cui solo poche decine di operai e per il resto studenti, politici di professione e appartenenti ai più svariati centro sociali) che tentavano di impedire a 3.200 persone di esercitare il proprio diritto di recarsi al lavoro: non abbiamo infatti alcun dubbio - aggiunge Figliuolo - circa il fatto che la sua scelta di essere dalla parte dei violenti e prevaricatori è stata involontaria e causata dalle mistificazioni veicolate da alcuni organi di informazione che hanno volutamente travisato la realtà dei fatti", omettendo che "era stato sottoscritto un accordo sindacale tra azienda e legittimi rappresentanti dei lavoratori". Insomma, Figliuolo tratta il vescovo come un povero ingenuo sprovveduto, fuorviato e strumentalizzato. La lettera si chiude con l'invito a monsignor Depalma a visitare lo stabilimento. "in tale occasione" la fiat sarà ben lieta di affrontare con il vescovo "tutte le questioni che vorrà".

"Un attacco gratuito, volgare e mistificatorio" è il commento di Salvatore Velardi, responsabile della Cgil pomiglianese. Il vescovo - spiega Velardi riferendo di un incontro svoltosi venerdì scorso - ha "già spiegato di non essere contro nessuno, ma di voler solo favorire l'incontro e la condivisione della sofferenza e della speranza, nella distinzione dei ruoli di ognuno. La polemica sollevata dal responsabile dello stabilimento di Pomigliano - aggiunge - ci appare, pertanto, fuori luogo, offensiva e ingiustificata. Ci auguriamo che venga, al più presto, rettificata o smentita".

liberazione.it

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