">
il pane e le rose

Font:

Posizione: Home > Archivio notizie > Capitale e lavoro    (Visualizza la Mappa del sito )

Caporalato?

Caporalato?

(12 Gennaio 2011) Enzo Apicella
Referendum sul ricatto Marchionne a Mirafiori

Tutte le vignette di Enzo Apicella

costruiamo un arete redazionale per il pane e le rose Libera TV

SITI WEB
(Capitale e lavoro)

Oggi Marchionne alla Sevel di Atessa. Intervento di Carmine Tomeo (Prc)

(9 Luglio 2013)

marchionsev

Qualunque dovesse essere la notizia che accompagnerà la visita dell’Ad Fiat in Sevel, non può essere sottaciuta la questione dei diritti sindacali ed in genere dei lavoratori, all’interno dello stabilimento. È bene ricordare che con Marchionne si è aperta una stagione di attacco ai diritti dei lavoratori, di intensificazione dei ritmi produttivi, di intimidazione degli operai, di limitazione dell’agibilità sindacale, come probabilmente non si era mai vista dal dopoguerra.
Gli investimenti, solo annunciati o anche concreti, non possono essere il velo che nasconde l’attacco ai diritti dei lavoratori. Vorrebbe dire accettare di barattare diritti garantiti dalla Costituzione e normali per un qualsiasi Paese che voglia definirsi civile, con il restyling del Ducato o con ipotesi di incrementi produttivi. Ma visto cos’hanno prodotto in questi anni le passerelle di Marchionne e dei suoi epigoni, temiamo che anche questa volta sarà questo ciò che accadrà.

Per parte nostra staremo con i lavoratori che pretendono ciò che spetta loro: saremo fuori dai cancelli insieme ai sindacati per dire basta con il modello Marchionne di fabbrica-caserma e dare voce ai diritti dei lavoratori negati negli stabilimenti Fiat.
Ieri, dinanzi ai cancelli della Sevel di Atessa (Chieti), la Fiom-Cgil ha attivato un volantinaggio ai lavoratori in cui si protesta per il mancato invito ufficiale in occasione dell'arrivo dell'Ad Fiat, Sergio Marchionne. ''Siamo stati esclusi e discriminati - dice Mario Codagnone, segretario generale provinciale di Chieti della Fiom - il nostro sindacato ha contribuito all'insediamento della Sevel e al suo sviluppo. Il diritto della Fiom di essere rappresentata in Sevel e' stato peraltro riconosciuto dal tribunale. A Marchionne - aggiunge Codagnone - chiediamo inoltre di fare forti investimenti in Sevel, non solo il restyling del furgone Ducato, ma realizzare un nuovo modello, sia che avvenga con l'attuale partnership con la francese Psa, o un altro gruppo industriale. Un nuovo modello permettera' alla Sevel di guardare avanti per i prossimi 10 anni, recuperando una produzione tra i 250-300 mila furgoni, che consentira' anche di riassorbire i 1.500 lavoratori interinali che non hanno avuto la conferma di contratto''. La Fiom chiede infine di rivedere gli aspetti economici della contrattazione, a partire dai premi di risultato

Carmine Tomeo

Fonte

Condividi questo articolo su Facebook

Condividi

 

Ultime notizie del dossier «Crisi e lotte alla Fiat»

Ultime notizie dell'autore «controlacrisi.org»

8522