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Sul carattere della UE e le illusioni della sinistra

Discorso del compagno V. Exner, Vicepresidente del PC di Boemia e Moravia della Repubblica Ceca alla Conferenza Internazionale dei Partiti della Sinistra Europea - Roma, 24 Ottobre 2004.

(10 Novembre 2004)

Il Partito Comunista di Boemia e Moravia ha espresso le proprie riserve sulla “Bozza di Trattato per istituire la Costituzione Europea” fin dall’inizio. La “Bozza di Trattato” contiene significativi trasferimenti di competenze dai governi nazionali all’UE. Secondo alcuni articoli, la sovranità sarebbe limitata praticamente alle aree dei servizi alla salute, istruzione, cultura e sfere municipali. In più, gli articoli permettono interferenze esterne nel sistema politico ed economico nazionale. Mentre diminuisce la sovranità degli stati nazionali, si rinforza la centralizzazione delle decisioni, facendo ricorso a varie forme di maggioranza.

La “Bozza di Trattato”, che assicura che sia mantenuto l’attuale sistema politico UE secondo il modello originale dei “Quindici”, crea perplessità sui principi connessi all’orientamento sociale, agli standard del minimo sociale comune, alla pubblica tutela per assicurare l’esistenza.

Con un rafforzamento della Sinistra perseguiamo la via del futuro sviluppo dell’Europa e della sua organizzazione.

Nel preambolo del trattato l’UE è presentata come rappresentante dell’intera Europa. Ma non è così, se cerca una posizione da superpotenza e il ruolo - per noi non accettabile - di competitore degli USA nel dominio del Mondo. Nel trattato si fa riferimento all’Europa come portatrice di civiltà, senza menzionare altre culture. Noi sosteniamo proposte tendenti ad assicurare eguale status a tutti i paesi membri dell’UE, includendo la loro partecipazione a tutti i livelli comunitari, per far sì che i paesi con una bassa quantità di popolazione non siano in minoranza nelle questioni che li riguardano.

Non concordiamo nemmeno con l’UE che si muove verso un aumento del settore militare, verso l’unificazione della politica estera e della sicurezza, l’esclusione del Parlamento europeo dalle decisioni riguardanti le questioni militari. Politiche che per molti paesi membri, inclusa la Repubblica Ceca, fanno parte delle decisioni del Parlamento Nazionale.

Ci sforziamo di completare e rendere esplicitamente obbligatoria la parte della II della Carta dei Diritti, con i patti internazionali sui diritti civili e politici. Siamo di fronte alla possibilità di discriminazioni per l’impegno politico. L’assunzione della Carta dei Diritti Fondamentali è presentata come un raggiungimento, mentre questa carta contempla meno diritti di quanti siano già compresi in molte costituzioni borghesi degli stessi paesi membri e della Convenzione Europea dei Diritti Umani. Sono riconosciuti soprattutto i diritti per i proprietari e i datori di lavoro.

In breve possiamo dire che la Bozza di Trattato serve a rinforzare il possibile adattamento delle istituzioni UE secondo gli intenti capitalistici della globalizzazione mentre non porta alcun miglioramento per la maggioranza della popolazione dei paesi membri dell’UE e assolutamente nessuno per i cittadini europei. La Bozza di Trattato conferma il carattere burocratico dell’UE.

Il PC di Boemia e Moravia approva una nuova e più lucida riforma dell’UE ma non su questa via; e potrebbe essere soddisfatto solo da cambiamenti sostanziali.

La militarizzazione dell’UE è parte integrale dell’intero trattato, e gli stessi requisiti sono trasferiti ai paesi membri. Lo scopo è un interventismo militare sia con la Nato, sia in modo indipendente secondo le autonome decisione delle istituzioni europee. L’art. I-41, riferito all’organizzazione europea della Difesa, promuove l’industria militare attraverso l’Agenzia Europea della Difesa e illustra lo sviluppo del settore bellico.

Nell’ Art I-43 la dottrina della guerra preventiva è sottoposta a “clausola di solidarietà”, espressione che suona pacifica ma che nei fatti sarà drastica e dannosa, poiché gli stati membri saranno richiesti di azioni comuni per prevenire minacce terroristiche e proteggere l’istituzione democratica da ogni possibile attacco (il che può portare all’intervento armato anche su un sospetto di terrorismo, inclusi possibili interventi negli stati membri).

L’Art.I-6 dichiara che “la Costituzione e la legge adottata dalle istituzioni in esercizio competente dell’Unione, sanciscono che questa debba avere il primato sulla legge degli Stati Membri” Così può intervenire in tutto ciò che si può dire progressista o servire potenzialmente al progresso sociale. Una maggioranza qualificata del Parlamento Europeo può questionare la violazione dei valori europei da parte di uno stato membro, con l’ammenda della sospensione dei diritti.

Noi pensiamo che la Bozza debba acquisire sostanziali contenuti di classe a livello nazionale ed europeo. Pur rifiutandola nel suo assunto, sosteniamo azioni volte allo scopo di: *difendere i diritti democratici e dei lavoratori *lottare contro lo stato-polizia *opporsi alla militarizzazione, elemento dell’ordine imperialista del mondo *difendere il diritto dei popoli ad autodeterminare il loro sviluppo e la loro sovranità *sostenere la socializzazione dell’Europa e lottare contro l’imperialismo in Europa e nel Mondo

Infine una nota sull’Art. aggiuntivo 8, riferito ai simboli. Pensiamo che la memoria collettiva sia scippata dell’anniversario della vittoria antifascista, del ruolo decisivo dell’URSS, dei movimenti di resistenza e del ruolo guida dei comunisti. Chiediamo la celebrazione del 60° anniversario della vittoria sul nazi-fascismo nella II° Guerra Mondiale.

29 Ottobre 2004

PC Boemia e Moravia
http://www.kscm.cz, leftnews@kscm.cz

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