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Addio compagne

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(23 Febbraio 2010) Enzo Apicella
Il logo della campagna di tesseramento del prc 2010 è una scarpa col tacco a spillo

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    Dissociazione dal voto del PRC al Comune di Roma

    in merito alle iniziative di protesta contro il carovita e la speculazione di sabato scorso

    (9 Novembre 2004)

    Come iscritto al Partito della Rifondazione Comunista e membro del Comitato Politico della Federazione romana, mi dissocio nella maniera più netta dai voti espressi dal PRC nel Consiglio Comunale di ieri, 8 novembre, in merito alle iniziative di protesta contro il carovita e la speculazione avvenute sabato scorso nella nostra città e riguardo la contestazione studentesca nei confronti della presenza all’Università di Roma del Presidente di Alleanza Nazionale, Gianfranco Fini.

    Trovo inaccettabile la partecipazione dei rappresentanti al Comune di Roma del PRC alla canea contro un’iniziativa di legittima insofferenza verso il profitto e la speculazione che ogni giorno vivono sulla propria pelle milioni di uomini e donne, costretti a tenere la testa nel cappio di un’esistenza precaria, condizionata dal ricatto permanente di profittatori e speculatori. Per una volta, lavoratori e disoccupati hanno sfilato la testa dal cappio, hanno tentato di proporre regole del gioco diverse da quelle dei padroni del vapore; condannare questo piccolo gesto di liberazione è meschino, prima ancora che sbagliato.

    Per quanto riguarda l’astensione dei rappresentanti comunali del PRC sull’ordine del giorno di condanna verso la protesta studentesca contro Fini e il governo che rappresenta, confesso di trovarmi senza parole e posso soltanto esprimere la mia solidarietà ai giovani che hanno voluto dimostrare l’esistenza di un’opposizione reale alle politiche reazionarie, razziste e guerrafondaie del governo di centrodestra.

    Sarà vero, come dice qualcuno, che “i pacifisti buoni vanno al governo, quelli cattivi vanno dappertutto”.

    Roma, 9.11.2004

    Germano Monti

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