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Salvate la Sanità

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(28 Novembre 2012) Enzo Apicella
Secondo Monti il sistema sanitario nazionale è a rischio se non si trovano nuove risorse

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Interrogazione al ministro della salute del movimento 5 stelle su richiesta degli on. MICILLO-DI MAIO.

(15 Luglio 2013)

micillodimaio

L'ospedale Cardarelli

L'interrogazione a risposta scritta su Atti Indirizzo e Controllo della Camera dei Deputati concernente il CAV.

MICILLO e LUIGI DI MAIO. — Al Ministro della salute. — Per sapere – premesso che:
l'azienda ospedaliera di rilievo nazionale «Antonio Cardarelli» rappresenta un punto di riferimento non solo per il Sud Italia ma per l'intera penisola;
dal 1927 fino al 1990 dei 21 padiglioni esistenti quattordici sono destinati alle attività di diagnosi e cura, ed i restanti 7 ai servizi tecnici;
i suoi dipartimenti e reparti, accolgono ogni giorno migliaia di pazienti ponendolo tra i maggiori ospedali italiani;
l'azienda ospedaliera di rilievo nazionale e di alta specializzazione «A.Cardarelli» ha acquisito il ruolo di rilevanza nazionale, in base ai riconoscimenti di funzione attribuiti con il decreto del Presidente del 12255 del 22 dicembre Consiglio dei ministri 8 aprile 1993 e con il decreto n. 1994 della regione Campania;
l'ospedale «Cardarelli» svolge un ruolo di primo piano per quanto riguarda l'assistenza sanitaria di urgenza: è infatti sede di dipartimento di emergenza-accettazione di secondo livello, assicurando prestazioni di pronto soccorso in molteplici specialità. È fra l'altro sede del centro grandi ustionati, del centro antiveleni e del centro per i trapianti epatici, (centri di emergenza regionali); è presente altres ì il centro di terapia iperbarica, di recente istituzione. Presso tale dipartimento è ubicata inoltre la centrale operativa «118»;
l'azienda «A. Cardarelli» si distingue anche per le attività specialistiche di elezione di area medica e chirurgica, rappresentando quindi un riferimento per la rete sanitaria della regione;
tra le strutture annovera anche il centro anti veleni dell'ospedale Cardarelli di Napoli è dotato di quattro posti letto subintensivi e rappresenta l'unità operativa per il trattamento dell'emergenza tossicologica regionale (CER);
è attivo 24 ore per la consulenza telefonica specialistica riservata agli operatori sanitari e, nel contempo, è aperta anche alla consultazione diretta del cittadino/utente;
al telefono risponde sempre un medico specialista delle sindromi da intossicazione e la telefonata è registrata;
è, inoltre, attivo un ambulatorio di tossicologia clinica prenotabile in cui si effettuano consulenze per:

intossicazioni acute e croniche da farmaci;
reazioni avverse (non allergie) ed interazioni tra farmaci;errori terapeutici; intossicazioni alimentari (non infettive);
l'ambulatorio non si occupa di tossicologia ambientale;

il centro anti veleni del Cardarelli è collegato in rete al Sistema nazionale di sorveglianza sindromica per il monitoraggio di sicurezza nell'eventualità di emergenze territoriali dovute ad agenti chimici e/o biologici accidentali o eventualmente provocati;
da oltre venti anni si assiste in Campania ad uno scempio ambientale provocato dalle ecomafie e da imprenditori senza scrupoli;
giornalmente le cronache locali rimandano a sequestri di aree contenenti rifiuti illeciti o sversamenti abusivi;
è in corso on line ed in forma cartacea una raccolta di firme coinvolgente comitati e associazioni avente il seguente oggetto: «Diffida ad adempiere il pronto adeguamento delle prestazioni del Centro Antiveleni, dipendente, alle 56 del 28 Febbraio 2008 Requisiti disposizioni contenute nel Rep. Atti n. basilari dei Centri Antiveleni Conferenza Permanente per i Rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province Autonome di Trento e Bolzano»;
nel citato 56 del 28 febbraio 2008 – Requisiti basilari dei centri antiveleni Rep. Atti n. (CAV) della Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e Bolzano, si legge: «(Art. 1) Sindromi tossicologiche da agenti chimici (...) da includere nel pannello delle sindromi da sottoporre a sorveglianza da parte dei CAV», «I CAV svolgono monitoraggio delle contaminazioni di alimenti e bevande. (...) funzionano quali centri di riferimento per le visite specialistiche (tossicologiche) richieste da altre figure sanitarie e dagli stessi cittadini», «L'attività svolta dai CAV, consente di identificare i fattori implicati nella genesi delle intossicazioni acute e croniche nonché situazioni di rischio ambientale», «Attività dei CAV Consulenza specialistica (...) b. III: 1. La consulenza deve consentire: in modo specifico la diagnosi, la prognosi e il trattamento di intossicazioni di qualunque tipo e natura; (...) 2. Cura dei pazienti intossicati (...) Si fa carico del processo diagnostico-terapeutico di tutti i pazienti con intossicazione acuta, subacuta o cronica accertata o sospetta»;
il 4 marzo 2010 la quarta sezione della Corte di giustizia dell'Unione europea nella sentenza C-297/08 sanciva che la Repubblica italiana fosse venuta meno agli obblighi derivanti dalla normativa europea «non avendo adottato, per la regione Campania, tutte le misure necessarie per assicurare che i rifiuti siano recuperati o smaltiti senza pericolo per la salute dell'uomo e senza recare pregiudizio all'ambiente e, in particolare, non avendo creato una rete adeguata ed integrata di impianti di smaltimento»;
i continui roghi di rifiuti indifferenziati (speciali e pericolosi insieme in taluni casi) su vari territori del napoletano nonché casertano hanno liberato nell'aria come si evince da numerose foto circolanti in rete fumi neri di natura tossica che il vento ha depositato su colture, orti e terreni viziando in alcuni casi l'integrità di verdure ed ortaggi finiti non di rado o forse spesso nella catena alimentare umana;
l'ospedale «A.Cardarelli» è subissato di ricoveri ed urgenze;
tra ricoveri ordinari ed in day-hospital, si conterebbero circa 90 mila ricoveri annui;
in una lettera datata 18 settembre 2012 a firma del direttore generale avvocato Rocco Granata si legge che:
il personale è stato ridotto in 2 anni di circa 600 unità e i medici, infermieri ed il personale tutto sono allo stremo;
la Regione ha ridotto l'assegnazione ordinaria di ulteriori 8 milioni di euro;
la nota struttura è un punto medico-sanitario di grande importanza per i napoletani;
giornalmente l'AORN «Cardarelli» svolge il proprio lavoro tra ristrettezze economiche e di personale;
la struttura è localizzata su un territorio tristemente noto per roghi tossici e l'elevato inquinamento ambientale;
l'AORN «Cardarelli» andrebbe potenziata e di conseguenza il suo centro anti veleni;
se il Ministro sia a conoscenza dei fatti esposti in premessa e quali iniziative di competenza intenda assumere per tramite del commissario ad acta per il rientro del deficit sanitario in Campania, perché il centro anti veleni dell'AORN «Antonio Cardarelli» di Napoli adegui la propria offerta medico-tossicologica ad oggi prevista a quelli che sono i reali servizi dei centri anti veleni offerti nelle altre regioni italiane, introducendo, tra l'altro le analisi di biomonitoraggio per intossicazioni croniche. (4-01061).

www.cobas.it

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