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(20 Agosto 2010) Enzo Apicella
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(Iraq occupato)

Continuano le torture nelle prigioni in Iraq

Lo hanno denunciato due medici iracheni a Berlino

(10 Novembre 2004)

Berlino – (PL) – Il terribile scandalo provocato tempo fa non è bastato perchè i militari nordamericani continuano a torturare nelle prigioni dell’Iraq, hanno denunciato due medici iracheni presenti a Berlino.

In una dichiarazione alla stampa tedesca, i due medici iracheni dell’ospedale psichiatrico di Baghdad hanno affermato che stanno assistendo molti pazienti traumatizzati per i maltrattamenti e le violazioni sofferte nelle prigioni.

Il primario dell’ospedale psichiatrico, Hashom Al Zainy, ha puntualizzato che il suo staff non può entrare nelle prigioni irachene controllate dai militari nordamericani, ma che molti ex prigionieri vengono ricoverati nell’ospedale perchè presentano traumi gravi.

La dottoressa Maysem M. Abdul Wad, ha detto che questi pazienti necessiteranno molti anni per riprendersi e che alcuni non avranno mai miglioramenti.

La Dott. Maysem ha segnalato che nella cultura irachena, per un uomo è una gravissima umiliazione venire offesi da una donna e questo genere di vergogna l’hanno subita molti degli ex prigionieri.

Inoltre i malati che soffrono di traumi diversi non hanno familiari o proprietà, nulla che li stimoli a continuare a vivere.

I due medici si trovano a Berlino per partecipare lunedì 8 alla Conferenza Tortura e Umanità dell’Organizzazione Internazionale per la Prevenzione delle Guerre Nucleari.

Le loro denunce riportano sul tappeto le note torture e violazioni sessuali inflitte dalle guardie carcerarie nordamericane ai prigionieri iracheni nella prigione di Abu Ghraib, alla periferia di Baghdad.

Le rivelazioni su quei maltrattamenti vennero diffuse dopo che un giornale degli Stati Uniti pubblicò le foto di soldati nordamericani sorridenti che stavano praticando quegli abusi.

Le immagini girarono il mondo e scatenarono uno scandalo senza precedenti che il Pentagono cercò di ridurre incolpando un piccolo gruppo di soldati, che a loro volta dichiararono di aver ricevuto ordini dalla cupola del comando.

Granma Internacional Digital http://www.granma.cu/

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