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(11 Ottobre 2011) Enzo Apicella

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Sulla nuova costituzione dell’Unione Europea

Nel referendum che si svolgerà in Spagna nel febbraio del 2005, il PCPE invita il popolo spagnolo a votare NO

(13 Novembre 2004)

Un progetto di gestazione antidemocratico

Il progetto di Costituzione Europea si è sviluppato in modo antidemocratico, è stato elaborato da una commissione di 105 notabili non scelti dai paesi coinvolti, esercitando la potestà costituente senza mandato popolare e senza che ci fosse un ampio dibattito sociale sull'opportunità e necessità di tale Costituzione, ma ciò che è più grave è il suo articolo 6 che dice: "La Costituzione ed il diritto adottati dall’Unione prevarranno sul diritto degli Stati membri." Un ridotto e scelto gruppo di rappresentanti delle grandi imprese multinazionali impongono a 400 milioni di persone un codice legale che potrà difficilmente essere riformato, perché lo stesso codice stabilisce che per farlo è necessario il consenso unanime degli Stati membri, l’unanimità quindi, mai ottenuta da misure progressiste.

Il Trattato di Costituzione dell'Unione Europea è un pezzo chiave nella coesione del blocco imperialista europeo. Avanza nella configurazione delle sue istituzioni politiche decisionali, di carattere non rappresentativo e non partecipativo, e della sua strutturazione economica, il principio intoccabile della proprietà privata e della competitività, dell’assemblaggio d’apparati polizieschi e giudiziari (esperti nell'implacabile repressione d’ogni dissidenza reale), di un esercito centralizzato autonomo, influenzato dalla dottrina di guerra preventiva lì dove il capitale lo richieda, e di un conglomerato di servizi sociali diretto dalla logica neoliberale.

Che cosa dice la costituzione? Che cosa consolida l’Europa? Che cosa vogliamo in Europa?

La Costituzione consolida un’Europa dell'oligarchia

Art. 26: la Commissione Europea eserciterà le sue responsabilità con piena indipendenza. I Commissari europei non solleciteranno né accetteranno istruzioni di nessun governo, istituzione, organo od organismo.

Gli atti legislativi dell'Unione Europea potranno solo adottarsi su proposta della Commissione.

Art. 5: gli Stati membri aiuteranno l'Unione nel compimento della sua missione e si asterranno da ogni misura che possa mettere in pericolo la realizzazione degli obiettivi dell'Unione.

Art. 16: la competenza dell'Unione in materia di politica estera e di sicurezza comune abbraccerà tutti gli ambiti e tutte le questioni... compresa la definizione progressiva di una politica comune di difesa. Gli Stati membri appoggeranno attivamente e senza riserve la politica... Si asterranno da ogni azione contraria.

Art. 40: Si consulterà il Parlamento Europeo su politica estera e di sicurezza comune, e sarà mantenuto informato".

La Costituzione consolida un’Europa dell'oligarchia, sottomessa agli interessi delle grandi imprese multinazionali. Perciò, stabilisce un modello di unione simile alla federazione di stati, modello col quale i paesi cedono gran parte della sovranità agli organismi dell'Unione Europea. Così, un piccolo gruppo di commissari, la cosiddetta Commissione Europea, decidono quasi tutto per circa 400 milioni di persone. Quel governo dell'Europa non esce da nessun’elezione popolare né è nominato da nessun Parlamento. Non esiste nessun meccanismo per il suo controllo democratico.

Il Parlamento Europeo, unico organismo di elezione popolare, non ha potestà per proporre e decidere il presidente della Commissione. Il Parlamento Europeo conta poco, la cittadinanza è relegata da ogni processo di dibattito e decisione ed i popolo non appaiono nemmeno nella Costituzione Europea. Il Parlamento Europeo è, cosa fondamentale, solo un organismo da consultare o informare, non è un’istituzione con capacità di decisione.

Vogliamo un’Europa dei popoli.

Cioè, un’Europa nella quale i paesi storicamente costituiti possano esercitare pienamente la loro sovranità, compreso il diritto di autodeterminazione.

Vogliamo una Europa democratica, cioè, dotata di meccanismi di partecipazione e decisione popolare che garantiscano che i suoi popoli ed individui abbiano il potere reale.

Vogliamo un’Europa articolata come una confederazione di stati sovrani, senza tutoraggio.

Vogliamo un’Europa nella quale le competenze di qualunque Stato membro servano per generalizzare ed estendere i diritti a tutta la cittadinanza e non solo per garantire la sicurezza dei capitalisti.

La Costituzione consolida un’Europa del capitalismo neoliberale

Art. 3: l'Unione offrirà ai suoi cittadini un mercato unico in cui la competenza sia libera... in un'economia sociale di mercato altamente competitiva.

Art. 30: la Banca Centrale Europea sarà indipendente nell'esercizio delle sue competenze e nella gestione delle sue finanze. Le istituzioni, organi ed organismi dell'Unione ed i governi degli Stati membri rispetteranno quest’indipendenza".

La Costituzione consolida un’Europa del capitalismo neoliberale, basata sulla dittatura economica del mercato. Perciò, stabilisce la competitività come mandato costituzionale. Per la vita quotidiana dei lavoratori, che cosa significa la competitività? Contratti eventuali, aumento della giornata lavorativa, diminuzione dei salari, licenziamento libero, disoccupazione, graduale eliminazione dei diritti di disoccupazione, persecuzione dell'attività sindacale onesta, delocalizzazione di aziende, ricatto imprenditoriale, confronto e disunione tra settori della classe operaia.

Per gli impresari, la competitività significa pagare sempre meno imposte, riduzione di quote alla previdenza sociale, mani libere per licenziare, intensificare lo sfruttamento della classe operaia, libertà per portarsi le imprese dove più economica sia la manodopera; in sintesi, aumento costante di benefici. Viene respinta ogni struttura economica che non sia il capitalismo e viene dato tutto il potere monetario alla Banca Centrale Europea.

Amiamo un’Europa aperta al superamento della barbarie capitalista, non blindata contro il socialismo. Vale a dire, vogliamo un’Europa d’uguaglianza, giustizia sociale, lavoro emancipato e libertà reali.

Vogliamo un’Europa dove i lavoratori siano i protagonisti della vita politica e sociale, dove i suoi diritti siano prioritari di fronte ai diritti dei possessori del capitale.

La Costituzione consolida un’Europa che tende ad eliminare la protezione sociale pubblica

Art. II-74: Ogni persona ha diritto all'educazione. Questo diritto include la facoltà di ricevere gratuitamente l'insegnamento obbligatorio. Si rispetta la libertà di creazione di centri docenti.

Art. II-75: Ogni persona ha diritto a lavorare.

Art. II-94: L'Unione riconosce e rispetta il diritto d’accesso alle prestazioni di previdenza sociale ed i servizi sociali.

Art. II-96: L'Unione riconosce e rispetta l'accesso ai servizi d’interesse economico generale, come dispongono le legislazioni e pratiche nazionali

La Costituzione consolida un’Europa che tende ad eliminare la protezione sociale pubblica, orienta verso la privatizzazione di sanità, educazione, pensioni ed altri servizi ora pubblici e che chiama d’interesse economico generale.

Il diritto al lavoro che comporta il diritto all'assicurazione d’occupazione degna, si trasforma nel diritto a lavorare che non obbliga gli Stati a trovare impiego per tutte le persone in età e condizioni di farlo.

L'UE, va contro le conquiste sociali, le quali hanno bisogno di un forte settore pubblico per essere garantite. La privatizzazione che consolida il progetto di Costituzione colloca una maggioranza di donne davanti ad un futuro di disoccupazione o impiego-spazzatura data la sua elevata percentuale nell'adempimento dei posti di lavoro in servizi sociali, sanitari ed educativi.

Per la politica sociale, la direttiva marcata dalla Costituzione è che ogni stato definisca la sua. Scommessa per la sovranità? No, scommessa per il dumping sociale; cioè, diminuire la spesa pubblica in protezione sociale per creare "vantaggio competitivo" che attragga l'investimento di capitale ad un contesto preparato per l'ottenimento del massimo beneficio e che non obblighi alla contribuzione sociale. Un altro vantaggio per gli impresari sta nel fatto che legalizza la chiusura padronale per pressare i lavoratori che esercitino il diritto di sciopero.

Vogliamo un’Europa d’ampia protezione sociale pubblica, con precisi diritti e servizi, che limitino l’abbrutimento "legge della giungla" propria del capitalismo. Vogliamo un’Europa in cui la sanità, l'insegnamento e le pensioni siano pubbliche, gratuite e di qualità, garantite per tutta la cittadinanza.

La Costituzione consolida un’Europa imperialista, dotandola di una dottrina militare aggressiva, interventista e che riprende la "guerra preventiva"

Art. 3: nelle sue relazioni col resto del mondo, l'Unione affermerà e promuoverà i suoi valori ed interessi.

Art. 41: la politica comune di sicurezza e difesa fa parte integrante della politica estera e di sicurezza comune. Offrirà all'Unione una capacità operativa basata su mezzi civili e militari. L'Unione potrà ricorrere a detti mezzi in missioni dell'Unione... Rispetterà gli obblighi derivati del Trattato dell’Alleanza Atlantica (NATO) checontinuerà ad essere il fondamento della sua difesa collettiva... Si creerà un’Agenzia nell'ambito dello sviluppo delle capacità di difesa, d’investigazione, d’armamento... per rinforzare la base industriale e tecnologica del settore della difesa".

La Costituzione consolida un’Europa imperialista, dotandola di una dottrina militare aggressiva, interventista che include la "guerra preventiva". La "politica comune di sicurezza e difesa" offrirà capacità operativa per missioni dell'Unione Europea al fine di "mantenere i valori dell'Unione e rispondere ai suoi interessi". Perciò, la Costituzione sancisce la creazione dell'Agenzia Europea di Difesa, la quale serva per lo stimolo di ricerca che permetta di raggiungere una posizione d’avanguardia in tecnologie strategiche per le future capacità di difesa e sicurezza", creare un potere militare che uguagli e superi quello degli USA. Dove dice "promuovere la pace" vuole dire una pace armata fino ai denti per accentuare il saccheggio delle ricchezze d’altri paesi con cui mantenere il benessere dei paesi dell'Unione. Niente disarmo, solo più "superarmo". Niente scambio equo tra paesi, ma saccheggio mediante la violenza imperialista.

Vogliamo un’Europa di paesi coscientemente internazionalisti, antimperialisti, rispettosi dei diritti d’altri paesi.

Vogliamo un’Europa attivamente impegnata per la pace, il disarmo e la cooperazione, senza blocchi militari.

Vogliamo la dissoluzione della NATO e la progressiva smilitarizzazione di tutto il pianeta.

Vogliamo che tutte le fabbriche d’armamento si riconvertano progressivamente in industrie civili che aiutino ad incrementare la qualità della vita dei popoli.

La Costituzione consolida un’Europa autoritaria, poliziesca, blindata

Art. 5: l'Unione rispetterà le funzioni essenziali dello Stato, quelle che hanno per oggetto garantire l'integrità territoriale dello Stato, mantenere l'ordine pubblico e salvaguardare la sicurezza interna.

Art. 41: se uno Stato membro fosse oggetto di un attacco armato nel suo territorio, gli altri Stati partecipanti gli dovranno a tutti i costi aiuto ed assistenza... al fine di difendere i valori e favorire gli interessi dell'Unione.

Art. 42: l'Unione costituirà uno spazio di libertà, sicurezza e giustizia mediante l'adozione di leggi... riconoscimento mutuo delle risoluzioni giudiziali ed extragiudiziali... mediante la cooperazione operativa.

Art. 43: l'Unione e gli Stati membri agiranno in uno spirito di solidarietà... con tutti gli strumenti che dispongono, compresi i mezzi militari, per prevenire la minaccia terroristica nel territorio degli Stati membri... o per proteggere le istituzioni democratiche".

La Costituzione consolida un’Europa autoritaria, poliziesca, blindata contro le trasformazioni vantaggiose per le grandi maggioranze, stabilendo lo spazio poliziesco e giudiziale unico e la "clausola di solidarietà", meccanismi che autorizzano l'intervento dell'Unione su questioni interne d’ogni paese e la repressione coordinata d’ogni dissidenza, il caso di Genova, dove assassinarono un giovane, è un esempio del modello poliziesco che stanno imponendo. L'avviamento per un paese di cambiamenti politici e sociali profondi sarà trattato come una minaccia terroristica. La sovranità popolare è ridotta a zero. Il diritto d’autodeterminazione rimane fuori dalla massima istanza legale dell'Unione Europea.

Vogliamo un’Europa di libertà e diritti umani, con piene garanzie di fronte all'impunità poliziesca e giudiziale.

La Costituzione consolida un’Europa di cultura sociale imperialista

Preambolo: L'Europa ora riunita proseguirà su questo strada di civiltà, progresso e prosperità.

La Costituzione consolida un’Europa di cultura sociale imperialista, rivendicata dalla sua introduzione affermando che proseguirà le sue tradizioni. Europee sono state le principali potenze spoliatrici del pianeta mediante il colonialismo, lo schiavitù, il neocolonialismo, le migrazioni forzate, la distruzione di culture autoctone e lo scambio disuguale, eseguito tutto ciò con una violenza solo uguagliata dagli altri imperialismi (USA, Giappone,). I valori che coltiva la Costituzione sono quelli dell'individualismo neoliberale espressi nella formula "si riconosce e rispetta il diritto a" invece di garantire il suo esercizio dall'azione istituzionale. Coltiva i valori della spoliazione violenta delle ricchezze d’altri paesi difendendo la prerogativa d’intervento militare delle frontiere dell'UE. Coltiva valori di discriminazione e razzismo non riconoscendo cittadinanza agli immigrati.

Vogliamo un’Europa laica di valori umanisti fortificati mediante l'unione delle sue diverse identità popolari con la creazione culturale universalista.

Vogliamo un’Europa aperta che concepisca il pianeta come patrimonio di tutta l'umanità, capendo come il flusso di abitanti da un posto all’altro sia un diritto senza restrizioni.

Tutti i diritti per tutte le persone immigrate.

Siamo Contro La Costituzione Europea

Come ogni Costituzione, anche quella europeacontiene molti comma non criticabili, perché esprime concetti ed aspirazioni ottenuti nelle innumerevoli lotte popolari dei decenni anteriori. Anche la Costituzione Spagnola del 1978 stabilisce importanti diritti del popolo, ma che divengono lettera morta per effetto della monarchia, dell'economia di mercato (capitalismo) e della negazione del diritto d’autodeterminazione.

La Costituzione Europea ha similitudini con quella spagnola: è elaborata da un gruppo di "notabili" sottraendola al dibattito sociale, ha molti punti che resteranno lettera morta e i suoi principi - forza sono completamente contrari agli interessi dei popoli, delle grandi maggioranze.

L'Europa dei popoli, di lavoratori, è incompatibile con questa Costituzione che indebolisce la democrazia, la protezione sociale, l’occupazione, i servizi sociali e la laicità.

È necessario articolare un ampio "no" a questa Costituzione, che impedisca al capitale e ai i suoi prestanome di imporci i suoi principi camuffati in mezzo a quello che sarà lettera morta.

Il Partito Comunista dei Popoli della Spagna (PCPE) partecipa con decisione a tutte le piattaforme unitarie di tutti i livelli che lavorano con criteri progressisti per il rifiuto della Costituzione Europea.

Partito Comunista dei popoli della Spagna (PCPE)

Fonte

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