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Nigeria, un ristorante vegano dove il cibo scarseggia

(2 Agosto 2013)

A Lagos apre un ristorante che offre piatti vegani in chiave tradizionale, mentre nel Paese il 43% dei bambini è malnutrito e uno su 7 muore prima dei cinque anni.

ristorvegano

di Irene Panighetti

Lagos, 2 agosto 2013, Nena News - Aprire un ristorante vegetariano e perfino vegano a Lagos, città del Sud Ovest della Nigeria sul golfo di Guinea, in un Paese che ha uno dei più alti tassi di mortalità infantile e dove peggiora giorno dopo giorno il dramma della malnutrizione.

Sfida? Paradosso? Assurdità? Contraddizione, tra le tante, del villaggio globale? Una scommessa, almeno secondo gli artefici di questa impresa, come Haktem Jimi, fondatore del "Veggy Victory", il primo ristorante del genere in Nigeria, al Freedom Park di Lagos. Il menu offre i piatti tradizionali della cucina vegana e vegetariana, come gli hamburger di soia noti in tutto il mondo, declinati in chiave locale, conciliandosi così con piatto della cucina nigeriana, come Egusi, Eforiro o Jollof Rice.

Secondo gli esperti chi segue una dieta vegetariana ha una media di vita superiore al resto della popolazione, peccato però che questa scelta non si addica propriamente alla portata economica e culturale del mondo. Quella del ristorante di Lagos può essere quindi considerata un'idea innovativa oppure un'uscita commerciale di pessimo gusto, soprattutto in un contesto di povertà africana; in ogni caso gli ingredienti del menu del "Veggy Victory" sono alla portata di pochi privilegiati, in un Paese come la Nigeria dove per la stragrande maggioranza della popolazione è difficile mettere insieme il pranzo con la cena o un pasto che di possa definire tale.

La Nigeria ha uno dei tassi di mortalità infantile più alti al mondo: un bambino su sette muore prima del suo quinto compleanno, il 43% dei bambini sotto i cinque anni vive di stenti, secondo le stime dell'Unicef. Una percentuale impressionante se comparata con il 39% dei Paesi cosiddetti sviluppati, il 26% del Ghana, il 29% del Burkina Faso e il 33% del Kenya.

La diminuzione delle risorse a sostegno dei programmi per i poveri, sommate al calo dell'allattamento al seno, sono tra le principali cause dell'aumento della malnutrizione infantile: molti neonati nigeriani bevono il latte materno solo per i primi due mesi della loro vita, sempre secondo ricerche effettuate dall'Unicef. Dati rafforzati dall'ufficio nazionale di statistica della Nigeria, che lancia l'allarme: l'aumento del prezzo dei generi alimentari, dovuto in parte anche alla vertiginosa impennata dell'inflazione (passata dal 10,3% al 12,6% in pochissimo tempo) rischia di creare uno stillicidio di bambini dovuto alla carenza di cibo.

Nena News

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