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(27 Agosto 2013) Enzo Apicella
Obama ha deciso di attaccare la Siria, in ogni caso.

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L'Instagram di Assad, tra critiche e followers

(3 Agosto 2013)

Il presidente siriano ha aperto un account sul noto social network. Gli Stati Uniti e gli oppositori lo accusano di avere avviato un'operazione di propaganda

instassad

della redazione

Roma, 3 agosto 2013, Nena News - Bollata dagli Stati Uniti e da altri Paesi come un'operazione propagandista e di marketing, la decisione del presidente siriano Bashar Assad di aprire una sua pagina sul popolare social network "Instagram" sembra riscuotere un certo successo tra la sua gente. E' anche vero pero' che i post degli oppositori non hanno alcuna possibilita' di apparire.

Stando alle ultime notizie diffuse da agenzie e siti web, piu' di tremila followers si sarebbero iscritti in un solo giorno (mercoledi') al profilo del presidente siriano.

"Il Centro nazionale per la promozione dei talenti (Cnpt) continuera' a ricevere le richieste degli studenti fino al 15 agosto 2013". E' questa l'informazione che accompagna la foto del logo di questo centro, una delle ultime pubblicazioni comparse sull'account di Assad su Instagram. Il Cnpt si trova nella citta' di Homs ripresa in gran parte delle truppe governative nei giorni scorsi.

Instagram consente di scattare foto e di condividerle. La pagina del presidente mostra immagini di Assad e della moglie Asma mentre visitano feriti in ospedale o si incontrano con i loro sostenitori. Tanti gli apprezzamenti ma non pochi avrebbero provato invano a 'postare' un giudizio negativo.

Assad non ha mai nascosto la sua passione per le nuove tecnologie e la presidenza siriana aveva gia' account su YouTube, Facebook e Twitter. La nuova comunicazione pero' molto anche ai suoi oppositori.

La diffusione di internet in Siria e' stata centrale per gli appelli alle prime proteste contro il regime cominciate a Deraa, nel sud del Paese, e subito giunte a Damasco. Proteste che si sono trasformate in ribellione armata nei mesi successivi e nell'intervento diretto e indiretto nella crisi interna siriana di potenze regionali e internazionali.

Oggi la Siria e' immersa in una guerra civile devastante, un lago di sangue che ha fatto circa 100 mila morti.

Nena News

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