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Un piromane si aggira per l'Europa

Un piromane si aggira per l'Europa

(7 Maggio 2010) Enzo Apicella
L'agenzia di rating Moody's, la stessa che consigliava di investire in Lehman Brothers, soffia sul fuoco della crisi europea e invita a disinvestire in Grecia, Portogallo e Italia

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La crisi morde le famiglie: spesa ridotta di 3.660 euro

(3 Agosto 2013)

crisimord

Il dato si riferisce al 2012 e ci racconta di una crisi che fa male, che colpisce le famiglie italiane in maniera dura. Infatti, secondo Confindustria, le famiglie hanno «rivisto» le proprie spese annue, riducendole di 3.660 euro in cinque anni. Questo è quanto emerge dal confronto della media annua del 2012 (26.100 euro) con quella del 2007. E' come se le famiglie avessero «tagliato» i consumi di quasi un mese e mezzo.

Gli analisti di Confindustria spiegano che «il perdurare della crisi economica e la seconda recessione che ha colpito l’Italia dal secondo semestre 2011 hanno generato effetti gravi e profondi sulle possibilità di spesa delle famiglie». Le minori spese sono collegate ai posti di lavoro persi (690 mila tra 2007 e 2012), all’aumento delle tasse dirette e indirette (che hanno ridotto il reddito reale disponibile dell’11%), al calo della fiducia dei consumatori. In termini reale la spesa per i consumi è diminuita del 6,6% complessivamente. Negli ultimi due anni sono «peggiorati gli indicatori di grave disagio economico e di deprivazione materiale delle famiglie»: nel 2010 era il 16% il numero di persone che vivono in «nuclei familiari deprivati», nel 2012 la percentuale è salita al 24,8%, mentre è salito dal 6,9% al 14,3% il numero di quelle in famiglie «gravemente deprivate».

Per quanto riguarda il dettaglio dei tagli, vediamo che le famiglie comprano meno pane e cereali (-14,8% tra 2007 e 2011 - anno dei dati Istat sui quali si basa l’analisi- per un risparmio di 141 euro all’anno), si riducono le visite mediche (-25,3%, 110 euro), si acquista meno pesce (-13,2%), frutta (-8,3%), olio (-11,8%), acqua minerale (-15,1%), vino (-14,4%). Cresce solo la birra (+4,2%). Calano le spese per l’abbigliamento (-23,1%, 309 euro) e per la casa, diminuiscono quelle per i trasporti (-17,1%) e soprattutto per l’acquisto di auto (-19,2%). Si comprano meno giornali e riviste (-30,6%), si va meno al ristorante (-8,2%). Tagli anche nelle spese per argenteria, orologeria e bigiotteria: -65,6% pari a 60 euro in meno all’anno.

controlacrisi.org

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