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Democrazia in CGIL

Lettera aperta a Pietro Ancona

(3 Agosto 2013)

Prendere posizione ...

Caro compagno,

ci è arrivato il tuo messaggio di solidarietà a Maria Elena Muffato che riportiamo in appendice a questa. Indipendentemente da come reagirà la compagna Maria Elena, ti siamo grati della solidarietà. Il tuo messaggio, a cui contiamo hai dato la diffusione che normalmente dai ai tuoi scritti se non una diffusione più ampia, certamente susciterà analoga presa di posizione e di coscienza da parte dei tuoi numerosi lettori ed estimatori. Quindi alimenterà la lotta contro la destra che dirige la CGIL e la deriva antipopolare della CGIL, darà forza a tutti quelli che già lottano conto la destra CGIL.
Ci dispiace che non hai denunciato la motivazione precisa con cui in data 11 luglio 2013 la FISAC regionale campana e nazionale e la CGIL regionale campana hanno comunicato l’espulsione della compagna: “appartenenza al Partito dei CARC”, in “applicazione dell’art. 3 dello Statuto CGIL” che dichiara incompatibili con l’appartenenza alla CGIL i membri di “organizzazioni segrete, organizzazioni criminali, logge massoniche, organizzazioni a carattere fascista o razzista, organizzazioni terroristiche”. Ma non è per questo che ti scriviamo.
Ti scriviamo per trattare (e vorremmo che anche tu la trattassi e ci dicessi la tua opinione) la motivazione del consiglio che dai alla compagna: lasciar perdere la CGIL e continuare l’attività sindacale da sola, come cane sciolto o nei sindacati di base. Motivazione: “la CGIL da un pezzo non è più un sindacato dei lavoratori e per i lavoratori” e “ha fatto passare le iniquità più atroci”. Condividiamo il giudizio sulla CGIL espresso nella motivazione, ma cosa lega questo con il comportamento che consigli? Tu dici che non comprendi cosa ci stia a fare la compagna nella CGIL. È presto detto ed è una questione generale, che vale anche per ogni comunista e per altre questioni che l’appartenenza alla CGIL.
Noi comunisti non andiamo in un’organizzazione di massa (come è il sindacato), in un’assemblea, a una manifestazione, per il comportamento e le professioni di fede di chi le promuove o dirige. Andiamo per portare la nostra concezione e la nostra linea ai lavoratori che fanno parte di quell’organizzazione di massa o partecipano a quell’assemblea e a quella manifestazione, andiamo per promuovere mobilitazione, organizzazione, solidarietà di classe. Portiamo la nostra propaganda non a chi è già d’accordo con noi, ma a chi ha interesse a seguire la linea che indichiamo e le parole d’ordine che lanciamo e contiamo quindi che possa partecipare alla lotta che promuoviamo. Un lavoratore non è solo quello che è oggi. È anche quello che può diventare grazie alla sua esperienza e alla nostra propaganda. Lo stesso vale per un’organizzazione. La CGIL è degenerata quando il PCI è degenerato. Noi comunisti, con una concezione e una linea giusta, possiamo mobilitare i lavoratori aderenti alla CGIL contro la direzione della destra della CGIL e i funzionari che seguono le sue direttive e si comportano iniquamente. Se il mondo fosse destinato a restare com’è, se noi non fossimo capaci di “contagiare” gli altri lavoratori, la borghesia e i sindacalisti farabutti al suo servizio avrebbero definitivamente vinto. Ma non è così. La destra vuole cacciarci dalla CGIL perché ha paura che noi “contagiamo” gli altri. E infatti già oggi la destra, benché abbia ancora il potere, ha la vita difficile in molte aziende e in molti organismi perché in effetti “contagiamo”. È questo che devono fare i comunisti, non lasciarsi cacciare, ritirarsi, lasciare campo libero alla destra o limitarsi a denunciare le malefatte della destra.
Chi ha mai stabilito che noi comunisti non siamo capaci di cambiare le cose, di trovare la strada per cambiare persone, organismi, la società intera? Le cambieremo perché ci siamo e portiamo la nostra concezione, la nostra linea e le nostre parole d’ordine dovunque vi sono lavoratori ed elementi delle masse popolari, anche se a organizzarli e a comandare sono preti, fascisti, venduti e servi dei padroni. I compagni del Partito Comunista d’Italia, sotto il fascismo operavano anche nei sindacati fascisti, nelle organizzazioni giovanili fasciste, ecc. Così hanno preparato la Resistenza e la sconfitta del fascismo. Cosa trovi tu, compagno, di sbagliato nella nostra condotta e nella nostra posizione? Perché non sei d’accordo con questa linea? Il materialismo dialettico ci insegna che ogni cosa è quello che è ma è anche quello che non è ma può, in determinate condizioni, diventare perché ha in sé i presupposti per diventarlo. Sei forse convinto che tutti o gran parte dei lavoratori iscritti alla CGIL non possano trasformarsi?
Con stima e rispetto.


Appendice
Messaggio di Pietro Ancona
28 luglio 2013

Esprimo la mia solidarietà alla compagna Maria Elena Muffato per il mobbing che ha subito dentro la CGIL e che a quanto pare è alla vigilia della estromissione dalla CGIL.
Non credo tuttavia a battaglie per restare nelle strutture della CGIL quali fossero l'unico paradiso possibile che è straziante ed insopportabile perdere. La CGIL da un pezzo non è più un sindacato dei lavoratori e per i lavoratori. Mi è quindi incomprensibile una battaglia per restarci dietro magari dimostrando la propria buona fede. E' la CGIL ed è la Fisac che non sono più in buona fede.
Uscire da una organizzazione che ha fatto passare le iniquità più atroci non deve essere un dramma per nessuno. Quindi io incoraggio la compagna a continuare a fare sindacato da sola, come cane sciolto oppure nei sindacati di base. Ma tornare alla CGIL significa contraddire le ragioni stesse per le quali si condanna la misura di allontanamento. La CGIL è da un pezzo diventata una organizzazione "terza" rispetto i lavoratori. Una organizzazione che accetta le regole della ideologia liberista.
E' sbagliato ritenere che trattasi della prevalenza nella CGIL dei nipotini di Craxi. Diciamo che si tratta dei nipotini di Trentin che nel 1992 abolì la scala mobile e firmò gli accordi di concertazione sindacale che hanno impoverito i lavoratori italiani riducendoli ad essere il fanalino di coda in Europa. La CGIL è fatta dai nipotini di Occhetto e di quanti hanno abiurato l'idea di un ruolo autonomo della CGIL.
Consiglio di contattare il gruppo " licenziati dalla CGIL".

Pietro Ancona
già membro dell'esecutivo nazionale CGIL
già componente del CNEL

Marco Olgiati

Fonte

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