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(5 Agosto 2013)
Al collega SILVIO.
Ti piacerebbe, collega Silvio, che io lottassi per farti incarcerare, allontanare dal parlamento e dai pubblici uffici.
Ti piacerebbe che io lottassi per difendere questa democrazia da te, dal tuo potere invadente, dal tuo conflitto d'interessi.
E invece, collega Silvio, non ho alcuna democrazia da difendere, nè poteri sbirreschi da contrapporti, nè, tantomeno, galere da augurarti.
Io sono per la fine delle galere, e del sistema che le costruisce, e difende.
Mi spiace deluderti, collega Silvio, ma il mio è tutto un altro programma.
Nel quale non siete contemplati nè tu, nè i tuoi finti oppositori.
S I R V I O,
te piacerebbe ch’ io
manco fossi dio
te cacciassi da ‘sta tera
buttannote ‘n galera
escluso, sotterrato
ner seminterrato
de ‘na cella
appeso pe’’e budella
‘n corpo ar core
artro che Arcore
te piacerebbe che pennessi
de’magistrati l’interessi
e magara contrapponessi
‘a legge a li tua interessi
come se ‘a legge nun servisse
a regge l’interessi tua
famo a capisse
li mortacci tua
come se ‘a galera
nun l’avessi costruita
pe’ noi dannati de’ la tera
e no pe’ te quanno la diritta via l’hai smarita
ecco perché nun ciò niuno da ficcà ar gabbio
né me resta qualche dubbio
sur fatto che ‘a vera lotta
contro de te e voi fiji de ‘na mignotta
è quella pe’’n monno diverso
senza differenze sociali o de sesso
senza frontiere né galere
senza contrapposti de potere.
Pino soldato di Combat
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