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Si apre una finestra sui metodi della polizia italiana

(14 Maggio 2010) Enzo Apicella
I TG trasmettono l'intervista a Stefano Gugliotta, che porta i segni del pestaggio immotivato da parte della polizia

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Giro di vite contro i No Tav: "Pene più aspre contro chi manifesta in Val Susa"

(9 Agosto 2013)

notav

08/2013 21:30

Pugno di ferro contro i militanti 'No Tav'. Lo annuncia il governo, che ha inserito una norma ad hoc sulla Torino-Lione nel decreto sicurezza: si tratta dell'articolo 8 che, tra l'altro, inasprisce le pene per chi si introdurrà abusivamente nel cantiere di Chiomonte o violerà le zone di interesse strategico. Rafforzato anche il contingente militare in Valsusa. Dopo gli ultimi tre arresti e le diciassette denunce, ili Governo introduce un'altro giro di vite. Intanto, il ministro dell'Interno, Angelino Alfano, salvato dal Parlamento delle larghe intese di fronte alla sequela di "non so" e "non ricordo" promette ''sanzioni piu' rigorose''. Non solo per chi tenta di introdursi nel cantiere in cui si sta scavando il tunnel geognostico per la realizzazione della nuova linea ferroviaria ad Alta Velocita'. L'articolo 8 cita infatti tutte "le aree e i siti individuati per la realizzazione della sezione trasfrontaliera". Dal ''tunnel di base a Susa/Bussoleno - si legge nel decreto - compreso il raccordo con la linea storica''. ''Quando lo Stato decide di realizzare un'opera pubblica, questa deve essere realizzata - ha sottolineato il vicepremier - e chi aiuta lo Stato a realizzarla deve essere difeso''.
Il decreto, oltre a incrementare la sicurezza delle maestranze addette ai lavori della Tav, rende piu' flessibile l'impiego dei militari nei servizi di pubblica sicurezza. ''Il ministro Alfano si informi meglio - è la reazione di Laura Castelli, deputata torinese del Movimento 5 Stelle - il cantiere di Chiomonte e' già equiparato a un sito di interesse strategico, per cui si applicano già le sanzioni piu' rigorose del caso''. Chiede invece un ulteriore giro di vite Enzo Marco Letizia, segretario nazionale del'associazione funzionari di polizia, che auspica la reintroduzione del reato di blocco stradale, ''perche' l'attuale sanzione amministrativa - dice - non ha alcuna efficacia deterrente''. ''Ci aspettiamo che anche il Governo prenda atto della difficilissima e pericolosa situazione in cui i poliziotti operano quotidianamente - e' il commento di Felice Romano, segretario generale del Siulp - per garantire i lavoratori del cantiere e lo stesso cantiere e invii contingenti adeguati''. Domani, intanto, e' previsto l'interrogatorio per la convalida dei tre No Tav arrestati da 48 ore. Un gruppo di attivisti del Movimento ha manifestato davanti al carcere torinese delle Vallette per chiederne la liberazione.

fabio sebastiani - controlacrisi.org

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