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IL PANE E LE ROSE - classe capitale e partito
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È forse iniziato un dialogo fra le parti …??
Con la speranza che non rimanga un ..“DIALOGO fra SORDI”

(14 Agosto 2013)

Ieri 12 agosto è stata ricevuta una delegazione di lavoratori dei COBAS Sanità di Venezia, presso la sede dell’Asl 12 Veneziana, dal Direttore Amministrativo Dott. F. Perina e da altri Dirigenti, com’era stato programmato in sede prefettizia lo scorso 29 luglio, per discutere le problematiche dei lavoratori del Comparto, a partire dalle DRAMMATCHE situazioni degli organici.

COBAS Sanità rileva del TUTTO INSUFFICIENTE il Piano di assunzioni per il trimestre luglio-settembre 2013 - predisposto dall’Amministrazione - che considera l’assunzione SOLO di 12 “Operatori Socio Sanitari”, 2 “Infermieri Professionali, 1 “Tecnico di Laboratorio”, ed 1 “Operatore Autista di Auto/Idroambulanza”.
Nonostante la carenza di centinaia di figure professionali nei vari Presidi e servizi dell’Asl 12, l’Azienda assume ben 13 Dirigenti Medici, dei quali la maggior parte anche con il ruolo di “Direttore di Struttura Complessa”.

L’Asl 12 nega che ci siano difficoltà nell’applicazione del “nuovo modello ORARIO di LAVORO”, sostenendo che non risultano situazioni di DEBITO ORARIO per i lavoratori, ammette che vengono inoltrate richieste - agli Infermieri Professionali ed agli Operatori Socio Sanitari - di svolgere ore di lavoro al di fuori della loro Unità Operativa d’assegnazione, ma tutto ciò per la logica di assegnazione DIPARTIMENTALE, non più di Reparto, e nell’interesse dell’UTENZA per l’affinità delle patologie.

Altro che “INTERESSE DELL’UTENZA”: è il modello Marchionne all’interno della SANITÀ!

Significa cioè pretendere la totale disponibilità del lavoratore, aumentando l’ultraflessibilità sia in termini di orari, che di mansioni.
Per l’ammalato la ricaduta è lo scadimento della qualità assistenziale. Le “decine di letto d’appoggio” che quotidianamente vengono utilizzati da pazienti di diversa aerea medica in Chirurgia, Chirurgia Vascolare, Orl, Urologia, - e le dimissioni precoci - all’interno del nuovo Ospedale di Mestre, sono la prova evidente del fallimento organizzativo dei Dipartimenti su Area Omogenea di Ricovero.

COBAS Sanità, inoltre, ricorda:

• Come mai, se si era già pensato ad un’organizzazione Dipartimentale all’interno del nuovo Ospedale di Mestre prima del suo avvio, l’Azienda non si è preoccupata, a suo tempo, di assicurare un’adeguata DOTAZIONE ORGANICA di PERSONALE per affrontare il nuovo assetto organizzativo??

• Perché le carenze organizzative debbono sempre pagarle cittadini e lavoratori?

L’Azienda infine nega il rischio - a nostro parere invece sempre più rilevante - di attribuzione di mansioni improprie al personale, in particolare agli Operatori Socio Sanitari, (“tutti fanno tutto” perché manca personale, compresi i vigilantes della ditta d’appalto), ed ASSICURA che TUTTI i cantieri in corso nel nuovo ospedale di Mestre stanno lavorando … nel massimo della sicurezza (SIC!).

COBAS Sanità ritiene invece GRAVISSIMO, quanto sta avvenendo nei pressi del locale della “Camera Calda” e dello “stazionamento SUEM” presso l’Ospedale dell’Angelo di Mestre, in concomitanza dei lavori di ampliamento delle Sale di attesa del Pronto Soccorso!

Nei cantieri in corso, si e’ ULTERIORMENTE AGGRAVATO IL RISCHIO PER LA SICUREZZA di AMMALATI e QUELLA dei LAVORATORI nella promiscuità di mezzi di soccorso, mezzi di trasporto privati, insieme al contemporaneo passaggio dei pedoni, aumenta infatti la possibilità di incidenti, rispetto a quanto da noi già segnalato alla Procura di Venezia, nei precedenti esposti.

COBAS Sanità CHIEDE:

• che l’Asl 12 Veneziana avvi una politica nei confronti del personale, volta a riconoscere ed a risolvere i DISAGI LAVORATIVI, non a negarli!!
• che l’Asl 12 predisponga un URGENTE a DIGNITOSO Piano Assunzioni del Comparto;
• che sia sottoposto a REFERENDUM da parte dei lavoratori ospedalieri dell’Asl 12 l’ultimo Accordo sindacale aziendale del 27 marzo 2013 sull’Orario di Lavoro, considerato il malcontento degli operatori appartenenti alle Unità Operative Ospedaliere ove si sta sperimentandone l’applicazione;
• che sia immediatamente GARANTITA in TUTTE le UNITA’ OPERATIVE OSPEDALIERE
ALMENO MEZZ’ORA per lo “SCAMBIO delle CONSEGNE” - fra un turno e l’altro - all’interno dell’ORARIO di SERVIZIO, e ciò in primiss, nell’interesse dell’UTENZA!
• che siano GARANTITE AL PIU’ PRESTO le CONDIZIONI di SICUREZZA nei CANTIERI!!!

NO: al cottimo delle ore dei “Progetti-Obiettivo” per supplire alle carenze di personale;
NO: all’‘elemosina’ del riconoscimento di un quarto d’ora per “lo scambio delle Consegne”;
NO: a qualsiasi accordo sindacale che non sia legittimato dal nostro consenso di lavoratori!!!

13/08/2013

COBAS Sanità Venezia

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