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Destra libanese attacca Hezbollah, rinnega Patto Nazionale

(3 Settembre 2013)

Il leader delle "Forze Libanesi", Samir Geagea, accusa il movimento sciita di avere «aperto le porte dell'inferno» . Piu' di tutto parla di fine del "Patto Nazionale" tra tutte le forze politiche

detraliban

della redazione

Roma, 3 settembre 2013, Nena News - Samir Geagea, il leader del partito di estrema destra "Forze Libanesi", ha lanciato un attacco senza precedenti contro il movimento sciita Hezbollah, confermando che la tensione politica ha raggiunto in Libano il livello di guardia.

«Il Libano sta passando i suoi giorni peggiori perché un partito armato (Hezbollah), a nome dei libanesi e contrariamente alla loro volontà, ha deciso di agire come vuole ... aprendo le porte dell'inferno per i libanesi», ha detto Geagea «Questo partito ha deciso che il percorso che porta alla Palestina non passa per le istituzioni statali, la Dichiarazione di Baabda o la risoluzione (del Consiglio di Sicurezza dell'Onu) numero 1701 ma attraverso i morti a Quseir, Aleppo, Homs e Ghouta».

Si tratta di un attacco durissimo contro Hezbollah che, da parte sua, spiega la partecipazione, al fianco delle truppe governative, alla guerra civile siriana, con la necessità di proteggere il Libano dalla minaccia dei jihadisti. Il leader dell'estrema destra ha persino accusato il movimento sciita di essere dietro il recente lancio di due razzi in direzione della residenza a Baabda del capo dello stato, Michel Suleiman.

Descrivendo Hezbollah come un surrogato della Siria in Libano, Geagea, un accanito nemico dei palestinesi durante la guerra civile libanese (1975-90), ha affermato che farà di tutto per opporsi alla linea di Hezbollah e ha parlato di fine del "Patto Nazionale", fondato sul principio "Il Popolo, l'Esercito, la Resistenza". Ha quindi chiesto che si nomini un nuovo governo non di unità nazionale come quello in carica, basato su di una nuova formula: "Le persone, lo Stato e le Istituzioni". Ha quindi chiesto che sia nominato un «presidente forte» quando nel maggio del 2014 scadrà il mandato di Suleiman.

L'aver rinnegato il "Patto Nazionale" rappresenta una sfida aperta di Geagea a Hezbollah e rimette sul tavolo la questione del disarmo del movimento sciita portata avanti da tutto il fronte politico filo-Washington, noto come blocco «14 marzo». Disarmo che Hezbollah ha sempre respinto con grande decisione, sostenendo che la sua guerriglia contribuisce a proteggere il Paese dalle minacce esterne, ossia di Israele. Alle accuse di Geagea, non ha ancora replicato il leader di Hezbollah Hassan Nasrallah. Il movimento sciita ha pero' ammonito il "14 Marzo" dall'invocare un attacco americano contro la Siria.

Nena News

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