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La borsa o la vita

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(15 Giugno 2010) Enzo Apicella
Il ricatto della Fiat: "Sopravvivere da schiavi o morire di fame"

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Fiat: "Investimenti a Mirafiori!". Ecco perché è un gioco delle tre carte

(5 Settembre 2013)

marchionne

04/09/2013 19:04

Oggi c’è stato un incontro tra la Direzione aziendale del gruppo Fiat e le organizzazioni sindacali firmatarie dell’accordo Fabbrica Italia. Incontro al quale l’azienda si è presentata parlando di un miliardo di investimenti a Mirafiori. Soldi che serviranno ad adeguare le linee per un “nuovo modello” di Suv. L’incontro, nonostante la sentenza della Corte Costituzionale, ha visto, ancora una volta, l'esclusione della Fiom-Cgil. A parte questo, la novità non è così clamorosa come si sono affrettati a dire un po’ tutti.

Scade la Cig, e qualcosa bisognava inventarsi
In particolare, l'azienda si impegna a mettere sul piatto qualche investimento per produrre il futuro Suv della Maserati, il cui lancio è previsto sul mercato per la prima parte del 2015 e un altro modello appartenente alla fascia alta (probabilmente un'Alfa Romeo). Nel frattempo, però, viene richiesta la proroga della Cassa integrazione straordinaria per i lavoratori, che sta per scadere. E quindi l'annuncio "capita a proposito" perché altrimenti il passo successivo sarebbe stato quello della mobilità. L'obiettivo del Lingotto, stando alle dichiarazioni, è quello di realizzare a Mirafiori un polo del lusso in sinergia con l'impianto di Grugliasco, dove vengono prodotte la Maserati Quattroporte e la Maserati Ghibli.

Come gli aerei di Mussolini
E’ un evidente spostamento di quote di produzione da un polo produttivo all’altro che racconta molto della crisi dll’azienda, che oggi ha preso altri schiaffi in borsa, e non contiene molto altro dei soliti roboanti annunci. La Fiom è molto scettica, anche perché di cifre se ne sono viste poche. "Pur giudicando positivamente la decisione della Direzione aziendale di investire per la produzione di un modello a Mirafiori – si legge in un comunicato Fiom - rimane il fatto che tale scelta arriva con tre anni di ritardo, ritardo che i lavoratori hanno pagato con decine di migliaia di ore di Cassa integrazione - prosegue -. Dalle dichiarazioni stampa delle organizzazioni sindacali firmatarie, anche se nel comunicato congiunto non se ne trova traccia, sullo stabilimento di Mirafiori si passa da due modelli, annunciati nel 2010 dall'Azienda, ad un solo modello per la cui realizzazione ci sarebbe bisogno di ulteriore Cassa integrazione per lavoratrici e lavoratori, senza alcuna certezza sul futuro".

Fiom: "Prudenza"
La Fiom continua a ritenere urgente che, su questo tema, il Governo convochi la Fiat e i sindacali “per avviare un confronto sul futuro produttivo e occupazionale di Mirafiori e di tutto il Gruppo Fiat", conclude De Palma. Rincara la dose il segretario della Fiom di Torino Federico Bellono. "Nel caso migliore ci sarà un altro paio di anni di cassa integrazione straordinaria, nel peggiore non si sa. Le vicende che hanno riguardato in questi anni Mirafiori dovrebbero consigliare un po' di prudenza. Serve un confronto vero in cui auspichiamo che sia coinvolta la Fiom ma anche la politica e le istituzioni, che finora si sono limitate a prendere atto delle comunicazioni dell'azienda". Domani, comunque, il segretario generale della Fiom-Cgil, Maurizio Landini, e il Segretario della Fiom di Torino, Federico Bellono, terranno una conferenza stampa a Torino, per illustrare la posizione dei metalmeccanici Cgil sull'accordo su Mirafiori. La conferenza stampa si terra' nell'ambito della festa della Fiom di Torino, alle ore 12.30, presso i Giardini Ginzburg al termine dell'assemblea dei delegati torinesi.

La fregatura sull'Alfa Romeo, a scovarla è stata la Fim!
Un ultimo appunto, e non di poco rilievo, sulla partita Alfa Romeo. Proprio due giorni fa è stata la stessa Fim a sollevare la preoccupazione sul futuro di questo prestigioso marchio. La Fim torinese, infatti, teme che la produzione dei nuovi modelli Alfa Romeo possa entrare nella trattativa con Veba: ''Bob King - sostiene - potrebbe essere interessato ad avere piu' lavoro in cambio di un prezzo migliore per la quota detenuta dal fondo in Chrysler. Una scelta del genere sarebbe un colpo mortale per Mirafiori, il suv Maserati non basterebbe a salvarlo''. Di cosa parla la Fiat quando butta lì che porterà a Mirafiori l'Alfa Romeo?

La reazione del Prc
Sull’annuncio di nuovi investimenti per Mirafiori è intervenuto anche il segretario del Prc Paolo Ferrero: “Alla buon’ora! La situazione è drammatica, il tempo degli annunci è finito da un pezzo, e alle parole devono seguire i fatti. Purtroppo fino ad ora le promesse dell’ad del Lingotto sono rimaste solo promesse, appunto, e nessun serio piano per il rilancio dell’azienda è stato fatto: un miliardo, comunque, in questo senso, sono solo briciole”.

fabio sebastiani - controlacrisi.org

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