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Per i tre operai della Fiat

Per i tre operai della Fiat

(25 Agosto 2010) Enzo Apicella
Melfi. La Fiat licenzia tre operai, il giudice del lavoro li reintegra, la Fiat li invita a rimanere a casa!

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(Licenziamenti politici)

Ilva, Usb ancora sul tetto a Taranto contro i licenziamenti politici

(10 Settembre 2013)

ilvusb

Continua il sit in sui tetti dell’Ilva e lo sciopero ad oltranza indetto dall’Usb per protestare contro il recente licenziamento del collega Marco Zanframundo, operaio del reparto Mof (Movimento ferroviario), a cui l'azienda ha contestato il mancato rispetto delle norme di sicurezza, e contro il licenziamento di 50 lavoratori della ditta Mr, avvenuto dopo l'incidente del 28 febbraio scorso in cui mori' l'operaio Ciro Moccia. Questa mattina uno del gruppo delle ditte di appalto si è portato sul cornicione minacciando di buttarsi di sotto.
I lavoratori e i sindacalisti hanno issato alcuni striscioni. Su uno di questi campeggia la scritta ''Marco al lavoro, Riva in galera e Bondi licenziato''. Ha aderito alla protesta lo Slai Cobas, ma il dirigente dell'Usb licenziato ha incassato anche la solidarieta' del Comitato 'Cittadini e lavoratori liberi e pensanti' e di alcuni delegati di altre organizzazioni sindacali.
A Marco Zanframundo, l'azienda contesta una ''gravissima condotta che, a causa della sua negligenza, avrebbe potuto nuocere gravemente alla sua stessa incolumita' fisica e a quella altrui''. Secondo il sindacato di base, invece, il commissario Enrico Bondi ''per conto di Riva e governo, vuole riprendere il pieno controllo della situazione e ristabilire il comando di fabbrica per attuare ristrutturazione e tagli, e senza una reale messa a norma''. Si temono tagli all'occupazione con il nuovo piano industriale. E il licenziamento di Zanframundo, viene osservato dai manifestanti, ''e' un primo passo in questa direzione. Per questo deve essere contrastato da tutti nell'interesse di tutti''. Zanframundo, impiegato nel reparto in cui nell'ottobre 2012 mori' il locomotorista Claudio Marsella, schiacciato da due vagoni durante operazioni di aggancio di un carro ferroviario, si era esposto con alcune denunce sulle condizioni di sicurezza nel Siderurgico anche attraverso video diffusi su youtube. ''I lavoratori - ha spiegato il coordinatore provinciale dell'Usb Francesco Rizzo - hanno deciso di continuare l'azione di protesta sui tetti della direzione che, sino ad ora, ha respinto qualsiasi proposta per aprire un confronto e si e' rifiutata di fornirci una scala per permettere di scendere ad un lavoratore colto da lieve malore e ad altri di espletare bisogni fisiologici. D'altronde, cosa ci si poteva aspettare da parte di dirigenti tanto solerti ad eseguire gli ordini dei 'fiduciari' della famiglia Riva quanto sordi e ciechi verso le legittime e sacrosante richieste dei lavoratori e dei cittadini?''.

Sulla vicenda è intervenuto anche il segretario del Prc Paolo Ferrero, che insieme a Luca Occhionero, segretario provinciale Taranto di Rifondazione comunista ha diffuso una nota. ''Dopo i cinque ‘fiduciari’ arrestati per associazione a delinquere finalizzata al disastro ambientale, avvelenamento di sostanze alimentari e omissione dolosa di cautele sui luoghi di lavoro – si legge nella nota - l'azienda riprende le sue vecchie abitudini che hanno caratterizzato questo ‘ventennio’ di repressione, verso chi ha denunciato situazioni di pericolo per la salute e la sicurezza dei lavoratori". Rifondazione Comunista, inoltre, ritiene inaccettabile l'atteggiamento dell'Ilva che licenzia un lavoratore, un militante del sindacato di base, collega di Claudio Marsella, quest'ultimo ucciso mentre svolgeva il suo lavoro presso il reparto Mof (movimento ferroviario), per "il semplice fatto di aver denunciato situazioni di pericolo per la sua incolumita'". "Esprimiamo la nostra vicinanza e solidarieta' a Marco Zanframundo e ai lavoratori in lotta che rivendicano il sacrosanto diritto di lavorare per vivere", concludono.

fabrizio salvatori - controlacrisi

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