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Omaggio al principe

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(11 Dicembre 2010) Enzo Apicella
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    Alfa Romeo: la Fiat ha comunicato il licenziamento di 492 lavoratori

    Lo Slai Cobas a Formigoni: “interrompere i rapporti con la Fiat”

    (28 Novembre 2004)

    Questa mattina all’Assolombarda c’è stato un incontro tra la Fiat (Giva) e tutti i sindacati sull’Alfa di Arese.

    La Fiat ha detto che ad Arese non ci sarà più nessuna attività produttiva, né di auto né di motori.

    Rimarranno (per ora) solo 500 lavoratori al cap. 10 (centro stile e alcuni uffici di progettazione) su un’area di circa 20.000 mq, l’1% dei 2 milioni e 200.000 mq dell’Alfa.

    La Fiat ha quindi comunicato che mantiene la richiesta di mobilità (licenziamento) da fine dicembre per i 492 cassintegrati della carrozzeria.

    A meno che il governo –dice la Fiat- non rinnovi la Cig per un altro anno.

    Giva ha poi affermato che nelle ultime settimane ci sono stati diversi incontri tra la Fiat e la Regione, che ci saranno altri incontri nei prossimi giorni e che questi incontri sono molto positivi e costruttivi.

    E nel contempo Giva ha sottolineato che l’impegno della Fiat (centro ricerche Fiat) nel Polo della mobilità sostenibile esclude tassativamente qualsiasi piano produttivo ad Arese, anche di auto ecologiche, ma è solo legato alla ricerca e alla sperimentazione.

    - Lo Slai Cobas ha respinto la richiesta Fiat di mobilità ed ha anche dichiarato la sua contrarietà a una Cig non finalizzata a un rientro dei lavoratori.
    I cassintegrati devono essere reintegrati e deve essere riportata ad Arese produzione di vetture e motori Alfa Romeo.

    - Proseguirà quindi la lotta dei lavoratori, affiancata da una causa legale contro la Fiat:
    l’altro ieri 300 lavoratori hanno già dato mandato ai legali dello Slai Cobas di chiedere l’annullamento della Cig e il reintegro in fabbrica o, in alternativa, il 100% dello stipendio, pagato dalla Fiat e dai proprietari dell’area, in attesa di un lavoro nel polo dell’auto ecologica.

    Lo Slai Cobas ritiene inoltre inaccettabile che la Regione Lombardia faccia accordi e dia altri soldi alla Fiat mentre questa licenzia gli operai.

    La Fiat, se non vuol mantenere ad Arese nessuna attività produttiva, nemmeno nel polo della mobilità sostenibile, non deve ricevere una lira dalla Regione, dallo Stato e dall’Ue.

    E’ ora che la Regione e il governo intervengano sulla Fiat (e sulle banche che la controllano) per impedire che anche il settore auto sparisca non solo da Arese ma da tutto il nostro paese.

    Arese, 26-11-2004

    Slai Cobas Alfa Romeo

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