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La Gelmini ha ragione

La Gelmini ha ragione

(26 Novembre 2010) Enzo Apicella
Manifestazioni studentesche contro la "riforma" Gelmini in tutte le città.

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(La controriforma dell'istruzione pubblica)

LA SCUOLA E’ UN BENE COMUNE. L’ISTRUZIONE PUBBLICA HA BISOGNO DI PIU’ INSEGNANTI, PIU’ PERSONALE, MENO GERARCHIA.

COMUNICATO DELL’INCONTRO DELLA RETE EUROPEA DEL SINDACALISMO ALTERNATIVO E DI BASE SULLA SCUOLA – SVOLTOSI A ROMA IL 21 SETTEMBRE 2013

(22 Settembre 2013)

Le organizzazioni UNICOBAS (Italia), CUB (Italia), USI (Italia), STES – INTERSINDICAL (Stato spagnolo), CGT (Stato spagnolo), SUD (Svizzera), aderenti alla RETE EUROPEA DEL SINDACALISMO ALTERNATIVO E DI BASE, presenti all’incontro, dopo uno scambio di informazioni e documenti circa la realtà dei rispettivi paesi nel settore educazione – scuola – formazione – università, hanno discusso sulla situazione attuale, sulle prospettive future che Governi e Unione Europea stanno predisponendo come applicazione concreta del dominio del capitalismo nel settore dell’istruzione.

La finalità del meccanismo che si vuole imporre è quello di distruggere il carattere pubblico, di massa e critico dell’istruzione, rendendola funzionale alle logiche del mercato, del profitto e all’accettazione dell’ordine dominante.

Questo passa attraverso lo svilimento della funzione dei docenti e del resto del personale, l’esternalizzazione di parte dei servizi, la precarizzazione del lavoro, l’eliminazione di ogni forma di sapere critico e collettivo, per rendere così studenti e studentesse, futuri “cittadini europei”, una forza lavoro dequalificata, flessibile, demotivata, assertiva e subalterna.

Le Organizzazioni promotrici e partecipanti a questa riunione hanno valutato necessario opporsi a questo stato di cose, ai disegni del capitalismo internazionale finanziario ed economico e alla logica delle organizzazioni sindacali concertative, dotandosi di alcuni strumenti di analisi e operativi, ritenendo l’istruzione nel suo complesso un fattore decisivo nei processi di emancipazione e di trasformazione sociale.

Tale opposizione deve esprimersi anche attraverso la solidarietà internazionale alle lotte presenti in Grecia, Messico, Gran Bretagna, Stato spagnolo e alle prossime mobilitazioni.

A livello operativo, in applicazione della carta di intenti della RETE stessa, ci si impegna a dare vita ad un agile gruppo di lavoro in rappresentanza delle organizzazioni presenti e aperto al contributo e alla partecipazione delle altre strutture che ne vogliano far parte, con mandato limitato e con incarichi a rotazione, che svolga un’analisi delle dinamiche internazionali per il settore della scuola, proponga campagne specifiche su obiettivi concreti, dia impulso all’uso di strumenti informatici e telematici (sito web, blog, e altro) per una maggiore e più efficace circolazione di notizie e informazioni, elabori una locandina/manifesto della RETE sulla parola d’ordine:

LA SCUOLA E’ UN BENE COMUNE.

L’ISTRUZIONE PUBBLICA HA BISOGNO DI PIU’ INSEGNANTI, PIU’ PERSONALE E MENO GERARCHIA.

Le Organizzazioni presenti si impegnano a incontrarsi di nuovo per verificare l’attuazione dei compiti e l’organizzazione di un’iniziativa di mobilitazione della RETE coordinata a livello europeo.

Approvata all’unanimità, Roma 21 settembre 2013

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