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Tunisi, e il sistema repressivo del governo: attivisti chiedono la liberazione degli 8 artisti arrestati

(23 Settembre 2013)

freetunis

Da Tunisi, per mano di un gruppo di attivisti e di sostegno agli otto arrestati, arriva la notizia che nella notte tra venerdi e sabato 21 settembre 2013, verso le 4,00, Nejib Abidi, Yahya Dridi, Abdallah Yahya, Slim Abida, Mahmoud Ayed, Skander Ben Abid, con due amiche artiste e studenti attiviste, sono stati tutti arrestati a casa di Nejib Abidi, nel quartiere Lafayette.

"Non siamo ancora riusciti ad avere molte informazioni - dichiarano. - Sappiamo che prima sono stati portati al commissariato di Bab Bhar a Tunisi, dove sono rimasti per circa dodici ore e dove sono stati visti per l'ultima volta da un'amica. Ad ora, ignoriamo totalmente il luogo dove sono stati condotti e il loro stato di salute. Non è stata fornita alcuna ragione ufficiale - aggiungono - che giustifichi il loro arresto e la loro detenzione".

Proprio per questo gli attivisti chiedono la liberazione immediata e senza condzioni degli otto arrestati e anche di coloro che subiscono la repressione, contro la libertà di epsressione e di coscienza. Chiedono altresì la fine delle presecuzioni nei confronti dei giovani e in particolare di quelli che continuano a lottare per realizzare gli obiettivi della rivoluzione, nonché lo smantellamento dell'apparato repressivo e liberticida, eredità del regime del 7 novembre e che poggia sulla collaborazione tra polizia e giustizia.

Quello che oggi è certo è che l'arresto sia avvenuto quando i ragazzi si trovavano insieme per lavorare sulla musica del film di Nejib. Si tratterebbe dunque di un arresto che, secondo quanto espresso dal gruppo, proverebbe ancora una volta che è ancora in piedi il sistema securitario e repressivo perseguito dal governo e dalla polizia.

"L'attuale governo, che deve la sua nascita a tutti questi giovani e meno giovani che hanno superato le propria paura e deposto il dittatore durante la Rivoluzione, non ha nessuna riconoscenza verso il popolo tunisino e la sua gioventù attiva. Spoglia la nostra Rivoluzione e viola i nostri diritti - scrivono in una nota - I nostri amici si battono ogni giorno per la libertà e la giustizia. Attraverso una scelta di vita che mira a far avanzare la nostra società, mostrano una sincera preoccupazione e attenzionenei confronti degli altri e soprattutto dei loro concittadini, disprezzati dal sistema. Il loro arresto - aggiungono - si inscrive nella scia di quelli di Jabeur Mejri, Ghazi Beji, Weld El 15, Klay BBJ, Nessreddine Shili, arresti che mirano a pugnalare la Libertà d'Espressione e la Libertà di Coscienza. Queste libertà fondamentali sembravano acquisite dopo il 14 gennaio. Alcuni deputati ne avevano anche garantito l'iscrizione nella Costituzione e il governo si vantava di avere instaurato uno Stato di Diritto.
Siamo sconvolti - concludono - nel vedere tutta questa ingiustizia che colpisce i giovani tunisini rivoluzionari, quando, al tempo stesso, membri del RDC vengono rilasciati, criminali escono dai tribunali con remissione di pena e la condizionale, e soprattutto non si sa ancora chi ha ucciso Chokri Belaid e Mohamed Brahmi".

Riguardo gli otto arrestati sono pervenute anche le loro generalità.

"NEJIB ABIDI, 29 anni, è cineasta e presidente di AssoChaabi, e già sindacalista all'UGET (unione generale studenti tunisini) . E' conosciuto per le sue posizioni giudicate radicali verso il governo di Ben Ali e quelli che gli sono succeduti dopo il 14 gennaio 2011. Il giorno prima del suo arresto, uno dei due hard disk, contenente i rushs del suo documentario in preparazione, sono stati rubati in casa, e i dati dell'altro sono stati definitivamente cancellati, dopo una formattazione. Nejib è apparso in pubblico per l'ultima volta durante le manifestazioni di sostegno a Jabeur Mejri e a Nassredine Shili. Quest'ultimo è il produttore del suo film.

YAHYA DRIDI, 26 anni, è ingegnere del suono e segretario generale di AssoChaabi. Lavora con Nejib da diverso tempo. Sono stati in Italia insieme per le riprese del film sui tunisini scomparsi nel 2011. Attento alle cause di giustizia sociale, Yahya si è occuparo prioritariamente a film impegnati. Abita tra la Tunisia e la Franca dove svolge le sue attività artistiche.

ABDALLAH YAHYA, 34 anni, è regista. Il suo documentario « Nous sommes ici », uscito l'anno scorso, mette in luce la quotidianità degli abitanti di Jebel Jloud, quartiere situato a qualche km dalla capitale dove sono concentrti disoccupazione, miseria economica e difficoltà sociali. Il suo prossimo film « Le Retour », in fase di realizzazione finale, è parimenti prodotto da Nassredine Shili.

SLIM ABIDA, 33 anni, è musicista, bassista, fondatore del gruppo Jazz Oil. Vive tra Tunisi e Parigi. P resente sulla scena musicale contestatrice da più di 10 anni, lavora con Nejib, Yahia et Mahmoud sulle tracce sonore del loro prossimo film.

MAHMOUD AYAD, 29 anni, è pianista. Ha lavorato con numerose personalità della scena alternativa e contestatrice in Tunisia.
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SKANDER BEN ABID, 20 anni, è clarinettista e studente alL’ISEC, come le due amiche studenti, artiste e attiviste.

i.b. - controlacrisi

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