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La Gelmini ha ragione

La Gelmini ha ragione

(26 Novembre 2010) Enzo Apicella
Manifestazioni studentesche contro la "riforma" Gelmini in tutte le città.

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(La controriforma dell'istruzione pubblica)

NASCE UNICOORD - COORDINAMENTO DEI LAVORATORI PER IL RILANCIO DELLE LOTTE NELLE UNIVERSITA'

Il coordinamento RSU degli Atenei italiani lancia l'appello per una data di mobilitazione nazionale verso fine ottobre

(1 Ottobre 2013)

E' fissato a Bologna il prossimo incontro della rete di delegati universitari. Una rete che intende rivolgersi a tutti i lavoratori stabili, esternalizzati e precari delle Università per contrastare le politiche di attacco al salario, per lo sblocco del CCNL e per rilanciare assunzioni e stabilizzazioni

Siamo lavoratori e delegati con diverse esperienze sindacali e di diverse Università italiane. Abbiamo deciso di unirci in un Coordinamento per rilanciare le lotte e attraverso un primo appello a giugno abbiamo cominciato questo percorso. Da anni assistiamo allo snaturamento e al declino del sistema universitario.

All'ultima ondata di tagli del finanziamento pubblico nel nostro settore, come del resto negli altri settori del cosiddetto Stato sociale, si accompagnano varie forme di ingresso degli speculatori privati (banche, cordate di imprenditori) con inevitabili effetti su cosa si insegna e su cosa si ricerca negli Atenei italiani. Si assiste ad uno snaturamento dei processi di trasmissione della conoscenza per le nuove generazioni: i giovani perdono strumenti critici e propositivi e si preparano con la laurea alla precarietà di domani. Nel frattempo nascono Fondazioni, si fondono Università, proliferano costosi appalti ai privati che per aumentare i profitti scaricano sui lavoratori ulteriori tagli del salario, a detrimento del servizio erogato soprattutto agli studenti (biblioteche, pulizie, portierato).

I lavoratori delle Università subiscono gli effetti pesanti di queste scelte: tagli ai già bassi salari, peggioramento delle condizioni di lavoro, blocco delle assunzioni e delle carriere. Come sempre a farne le spese sono soprattutto i lavoratori più deboli e quelli meno tutelati: i precari, tempi determinati e cococo/ cocopro, che, a causa delle politiche governative che da anni comprimono posti di lavoro nel pubblico impiego e di scellerate scelte organizzative di numerosi Atenei, rischiano il licenziamento per fine contratto e gli esternalizzati che subiscono ritardi nei pagamenti degli stipendi, inquadramenti al ribasso, tagli di ore e di salario o addirittura minacce di licenziamento. Altri rimangono condannati ad una sorta di precarietà a vita, passando di rinnovo in rinnovo e di appalto in appalto. Le donne vengono penalizzate persino sui diritti fondamentali e sulle pari opportunità (maternità, parità di salario). Si assiste ad un incremento del fenomeno del mobbing.

La logica del cosiddetto “merito” tanto sbandierata non solo da Brunetta ma spesso in modalità bipartizan, si è fatta forza di alcune carenze storiche della Pubblica amministrazione per attaccare tutti i lavoratori con un efficace strumento di divisione. Salario, scatti economici, carriera: ormai tutto è sottoposto ai “pagellini” e alla “valutazione” che quasi mai è oggettiva e quasi sempre dipende dal capriccio del superiore e del capetto di turno, da logiche di simpatia o vicinanza politica tutt'altro che meritocratiche, quando non come strumento di punizione per chi nei luoghi di lavoro rivendica ancora la propria libertà d'espressione.

In un quadro generale di sconforto di molti lavoratori, abbiamo deciso di avviare dal basso un processo di difesa delle nostre condizioni di lavoro. Certi che solo il rilancio delle lotte, nei fatti e non a parole, è in grado di rovesciare i rapporti di forza tra lavoratori e chi ci governa e chi ci comanda. Il Coordinamento UNICOORD si è dato un programma minimo attorno al quale costruire le prossime forme di mobilitazione.
- Contrasto agli attacchi al salario accessorio e le pesanti perdite salariali e di carriera;
- Rilancio dell'occupazione e sblocco del turn-over, stabilizzazione dei lavoratori precari, internalizzazione dei servizi e continuità occupazionale per tutti i lavoratori dei servizi in appalto;
- Rinnovo del Contratto di categoria (aumento economico e difesa dell'Indennità mensile; respingere la riforma Brunetta e le varie forme selettive e fintamente "meritocratiche"; respingere l'ingresso dei fondi pensione nel CCNL);
- Estensione dei diritti e miglioramento generale delle condizioni di lavoro (pari opportunità, mobbing; conciliazione tempi di vita-tempi di lavoro; sicurezza sul lavoro).

Il Coordinamento è aperto a tutti quei delegati e lavoratori (stabili, precari ed esternalizzati), che intendono unire le forze per rilanciare un processo di riscatto delle condizioni di chi lavora in Università. Invitiamo ad aderire al Coordinamento per costruire insieme una giornata di mobilitazione unitaria verso fine ottobre/inizio novembre in tutti gli Atenei di Italia, mettendo in campo in ogni realtà un’iniziativa di mobilitazione possibile (assemblee-presidio, presidi, cortei interni, scioperi).

Il prossimo appuntamento del Coordinamento è fissato per il giorno 12 ottobre a Bologna (aggiornamenti sul blog http://unicoord.wordpress.com/)

Il confronto con i movimenti degli studenti è fondamentale per rafforzare un fronte in difesa dell'università pubblica, contro gli attacchi al diritto allo studio e nella costruzione di iniziative di lotta vincenti. Esprimiamo la nostra solidarietà agli studenti che hanno già annunciato le prime mobilitazioni per il mese di ottobre.

UNICOORD - Coordinamento dei lavoratori delle Università

Fonte

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