">
il pane e le rose

Font:

Posizione: Home > Archivio notizie > Imperialismo e guerra    (Visualizza la Mappa del sito )

Déjà vu

Déjà vu

(13 Ottobre 2011) Enzo Apicella
La Casa Bianca accusa l’Iran di progettare un attentato contro l’ambasciatore dell’Arabia Saudita a Washington

Tutte le vignette di Enzo Apicella

costruiamo un arete redazionale per il pane e le rose Libera TV

SITI WEB
(Imperialismo e guerra)

Camerun, elezioni di sostegno

(2 Ottobre 2013)

Nel Paese produttore di petrolio e cacao, lo scontro e' tra il partito del Presidente Paul Biya e la principale formazione d'opposizione, il Social Democratic Front

obabiya

di Rita Plantera

Roma, 2 ottobre 2013, Nena News - Urne aperte lunedì in Camerun per il rinnovo dei membri del Parlamento e dei consigli comunali. In lizza 180 seggi parlamentari e 360 cariche amministrative contese tra il partito del Presidente Paul Biya, il People's Democratic Movement (RDPC)- che attualmente detiene la maggioranza sia all'Assemblea Nazionale che nei consigli municipali - il maggior partito d'opposizione - il Social Democratic Front (SDP) - e altri 41 partiti.

Circa 5.4 milioni gli elettori su una popolazione di 20 milioni di abitanti in una tornata elettorale in cui il partito di Biya è già dato come vincitore e il Social Democratic Front (SDP) corre per non perdere terreno.

I partiti d'opposizione hanno più volte denunciato il partito al governo di brogli elettorali e di utilizzo di fondi statali per finanziare la campagna elettorale e l'SDP non risparmia critiche al sistema elettorale che favorirebbe Biya. E anche questa volta, irregolarità sono state già denunciate dagli osservatori internazionali tra cui quelli di Lawyers Without Borders.

Paul Biya, 80 anni, Presidente della Repubblica dal 1984, da tre decenni mantiene il suo mandato e provvede ad assicurarsi ampi poteri. In questo caso, è accusato da più parti di aver spostato il termine elettorale per il rinnovo del Parlamento dal 2012 al 2013 per facilitare la vittoria del suo partito.

Nell'ottobre del 2011, Biya è stato rieletto Presidente dopo aver battuto l'avversario di lunga data John Fru Ndi - il leader del Social Democratic Front (SDP) - e in quell'occasione furono Stati Uniti e Francia a puntare l'indice contro presunte irregolarità durante le elezioni.

D'altro canto, l'alternativa a Biya in un Paese ricco di petrolio - 22,37 milioni di barili prodotti solo nel 2012 con prospettive di aumento per il 2013 - e quinto produttore mondiale di cacao a dispetto delle grandi sacche di povertà che lo attanagliano, è un'opposizione frammentata per cui questa volta hanno corso 29 partiti per i seggi in parlamento e 35 per i consigli comunali.

Alle elezioni per il senato ad aprile scorso, il People's Democratic Movement (RDPC) ha preso 56 seggi su 70 - contro i 14 dell'SDP - a cui si sono aggiunti altri 30 nominati da Biya che si è così assicurato la maggioranza sui 100 seggi del Senato.

Un outcome elettorale non differente temuto anche per questa tornata ma per il quale bisognerà aspettare altre due settimane.

Nena News

Fonte

Condividi questo articolo su Facebook

Condividi

 

Ultime notizie del dossier «Scenari africani»

Ultime notizie dell'autore «Nena News»

6115