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(8 Dicembre 2004)
Una lavoratrice napoletana della Getronics Italia(la multinazionale olandese informatica) dipendente dello stabilimento di Napoli, S.Giovanni a Teduccio sta subendo vessazioni di ogni tipo. Dal 18 Maggio 2004 gli sono state tolte le sue mansioni di impiegata amministrative, la sua scrivania, il computer, il telefono. Gli vogliono imporre una sorta di call center, con turni massacranti. La lavoratrice ha chiesto spiegazioni con iscritto all'azienda. Per tutta risposta, si è beccata un provvedimento disciplinare(tre giorni di sospensione dal lavoro e del salario), e, continue minacce di licenziamento. La lavoratrice ha presentato 4 esposti alla Procura di Napoli, all'ispettorato del lavoro, all'unità di medicina del lavoro. E' stata colpita da una grave sindrome depressiva. E' in cura presso un centro di disadattamento lavorativo. Nonostante tutto, l'azienda ha inviato al suo domicilio medici di controllo. Stanno cercando di esasperarla. Sulla vicenda il senatore Tommaso Sodano di Rifondazione Comunista ha presentato un'interrogazione parlamentare al Ministro del Lavoro. La Fiom Cgil nazionale dove sta? Si preoccupa solo dei tavoli di "concertazione" con la Getronics e di chiedere fantomatici "piani industriali"?
Nino Stella
ALL'AQUILA STANNO APPLIACANDO LO STESSO TRATTAMENTO A 300 DIPENDENTI CHE ASPETTANO LA CIG DA MESI, CHE NON HANNO MAI FATTO ROTAZIONE CON IL RESTO DEI DIPENDENTI DELLO STESSO STABILIMENTO I QUALI NON SOLO NON FANNO CIG, MA MATURANO LA PENSIONE, LE FERIE, ETC...
SONO DUE ANNI CHE SI ASSISTE ALLA SISTEMATICA DEMOLIZIONE DEL DIRITTO AL LAVORO DI QUESTE PERSONE, ABBANDONATE ANCHE DAI SINDACATI CHE, PURTROPPO, TENDONO A DIFENDERE SE STESSI ED I LORO INTERESSI (NESSUN SINDACALISTA E' IN CIG)....
ESPOSTI IN PROCURA ED AVVOCATI BASTERANNO??
(16 Dicembre 2004)
NOI EX-PERSONE
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