Imperialismo e guerra :: Scenari africani

BREVI DALL’AFRICA (Nigeria, Senegal, Rwanda, Liberia, R.d.Congo)

(16 Ottobre 2013)

NIGERIA – Almeno 40 miliziani del gruppo islamico Boko Haram sono stati uccisi durante scontri a fuoco con militari dell’esercito nelle zone di Boma, Gwoza e Pulka, nello Stato di Borno: il bilancio dei combattimenti, risalenti allo scorso fine settimana, è stato reso noto dal portavoce dell’esercito, il capitano Aliyu Danja. Da maggio nello Stato nord-orientale è in vigore uno stato di emergenza e la sospensione dei servizi telefonici rende molto difficile la diffusione delle notizie che giungono da quella area.

SENEGAL – Altri sei mesi di detenzione provvisoria: lo hanno deciso i giudici della Corte di repressione dell’arricchimento illecito nel procedimento aperto a carico di Karim Wade, figlio dell’ex-presidente Abdoulaye Wade. L’audizione dell’ex ministro dell’Energia e dei Trasporti è durata tutta la giornata. Karim Wade è stato interrogato sull’origine di un impero finanziario di circa un miliardo di euro; sono stati presi in esame anche alcuni bonifici bancari su conti aperti a Montecarlo. Il presidente Macky Sall, in carica dal maggio 2012, ha fatto della lotta alla corruzione una delle priorità del suo mandato.

RWANDA – Attua una “giustizia selettiva e politica” la Corte penale internazionale (Cpi): l’accusa è stata formulata dal presidente ruandese Paul Kagame, da tempo critico nei confronti del tribunale con sede all’Aia. Per il capo dello Stato del paese dei Grandi Laghi, “il mondo è diviso in due categorie con alcune persone che hanno il potere di utilizzare la giustizia internazionale per giudicare le altre”. Le dichiarazioni di Kagame si inseriscono nel braccio di ferro in corso tra l’Unione Africana e la Cpi, in particolare sui processi a carico del presidente e del vice-presidente del Kenya, Uhuru Kenyatta e William Ruto.

LIBERIA – E’ stato trasferito dai Paesi Bassi alla Gran Bretagna, dove sconterà una condanna a 50 anni di carcere, l’ex-presidente liberiano Charles Taylor. Il Tribunale speciale per il Sierra Leone (Tssl) ha confermato in appello la pena a carico di Taylor, agli arresti dal marzo 2006, colpevole di crimini di guerra e contro l’umanità nel conflitto in Sierra Leone. Le autorità giudiziarie non hanno tenuto conto di una lettera dell’ex presidente nella quale chiedeva di essere incarcerato in Rwanda, temendo per la sua incolumità nelle carceri britanniche e desideroso di agevolare le visite della sua famiglia.

R.D. CONGO – La sua lotta quotidiana per le donne vittime di violenze sessuali e maltrattamenti nelle province orientali del Nord e Sud Kivu è stata premiata con tre prestigiosi riconoscimenti internazionali. Al ginecologo Denis Mukwege è stato assegnato il premio per il Coraggio civile della ‘Train Foundation’, con sede a New-York, il Primo premio per i Diritti umani e il Premio della Fondazione francese Chirac. Dal 1999 Mukwege dirige l’ospedale Panzi a Bukavu, capoluogo del Sud Kivu, dove con i suoi colleghi ha già dato cure e assistenza a circa 40.000 donne e ragazze rimaste vittime di aggressioni di ribelli ma anche di militari dell’esercito.

[VV]

Misna