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(28 Maggio 2011) Enzo Apicella
Fincantieri chiude gli stabilimenti di Sestri Ponente e di Castellammare di Stabbia e annuncia 2.500 licenziamenti.

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(Lotte operaie nella crisi)

Volantino CONUML per la settimana di mobilitazione

(16 Ottobre 2013)

NON ACCETTIAMO PIU’ CHE LA NOSTRA ESISTENZA SIA SACRIFICATA AI PROFITTI DEI CAPITALISTI ASSASSINI!

Prepariamoci alla rivoluzione socialista per liberare il nostro paese e
l’umanità intera dalla schiavitù e dallo sfruttamento padronali!

Da venerdì 11 ottobre è iniziata la settimana di manifestazioni e scioperi contro la politica di austerità, di guerra, di precarietà e di devastazione ambientale che culminerà nella manifestazione nazionale di venerdì 19 ottobre, a seguito dello sciopero generale indetto dai sindacati di base per il 18 ottobre.
Si tratta di iniziative di lotta proletaria e popolari importanti, volte a spezzare l’isolamento delle singole lotte e a unificarle su un terreno anticapitalista per rilanciare una stagione di conflitto di classe contro le politiche dell’oligarchia finanziaria e dei suoi governi borghesi e clericali.
Oggi è essenziale rafforzare l’opposizione frontale al governo della frode Letta-Alfano, resuscitato più aggressivo di prima grazie all’appoggio dei padroni italiani, degli USA, della UE e del Vaticano.
Un governo degli sfruttatori e dei parassiti, tra gli altri voluto e sostenuto dal presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, che si prepara a varare una “legge di stabilità”, ovvero di ulteriore rapina delle masse popolari, che punta a introdurre una fiscalità – e a garantire un’enorme evasione fiscale - a favore dei ricchi, che taglia ancora le spese sociali per trasferire fondi pubblici a banche e istituzioni finanziarie.
Un governo antioperaio, che mira ad aumentare lo sfruttamento e la flessibilità del lavoro per venire incontro alle esigenze dei pescecani capitalisti, che sono i responsabili e i beneficiari della crisi.
Un governo illegittimo, che per mantenersi in piedi aumenta la repressione antioperaia, criminalizza la protesta sociale e aggredisce manifestazioni pacifiche.
Un governo antidemocratico, che vuole liquidare i diritti e le libertà conquistati con la Resistenza.
Contro questo governo e la sua politica e contro la UE imperialista chiamiamo i lavoratori, i disoccupati, i giovani e le donne del popolo a unirsi e lottare su un programma di rottura con un sistema capitalistico che è al tramonto e quanto prima lo abbatteremo meglio sarà per il genere umano.
Basta con i licenziamenti, nessun posto di lavoro dev’essere perso, lavoro per tutti e a tempo pieno!
Siano riaperti le fabbriche e gli uffici chiusi!
Aumento immediato dei salari e delle pensioni dei lavoratori, a partire da quelli più bassi!
Casa, istruzione, sanità e trasporti garantiti per tutte le famiglie lavoratrici occupate e disoccupate!
Abrogazione delle leggi e delle misure razziste contro i migranti!
Disconoscimento del debito pubblico, strumento di rapina e di impoverimento della classe lavoratrice!
No alla TAV, al MUOS, agli F-35, alle servitù militari e agli interventi militari all’estero!
Fuori l’Italia dall’Euro, dalla UE e dalla NATO, strumenti dell’imperialismo americano ed europeo!
Nel sostenere le ragioni della settimana di mobilitazione, noi comunisti marxisti-leninisti diciamo che la possibilità di lottare con successo contro i piani del grande capitale dipende dal fatto che il proletariato sia al centro della lotta per la sostituzione della scellerata società capitalistica con quella socialista.
Allo stato attuale è necessario costruire il Fronte unico di lotta del proletariato contro la reazione politica, l’offensiva padronale e la guerra imperialista, imperniato sulla difesa intransigente degli interessi economici e politici degli sfruttati, formato da tutte le realtà organizzate che conducono la lotta di classe nei posti di lavoro e sul territorio.
Fondamentalmente c’è bisogno di un vero Sindacato di classe, che sia una fucina per la formazione politica di classe e rivoluzionaria della classe lavoratrice operaia e intellettiva.
Su queste basi va costruito un ampio Fronte popolare, all’interno del quale i comunisti non rinunciano a perseguire i propri obiettivi rivoluzionari per la conquista del Socialismo.
Non c’è dubbio: la crisi generale di questo sistema infame avanza e nelle lotte odierne si pone la questione del tipo di società in cui vogliamo vivere.
Per questo facciamo appello ai sinceri comunisti e agli elementi più avanzati della classe operaia a rompere definitivamente e nettamente col revisionismo e l’opportunismo politico e sindacale, a unirsi alla nostra attività politica per ricostruire un forte e combattivo Partito comunista, strumento indispensabile per abbattere il capitalismo e l’imperialismo e costruire la nuova società socialista. Prendete contatto con noi, organizziamoci per la rivoluzione e il socialismo!

Roma, ottobre 2013.


Comitato Nazionale di Unità Marxista-Leninista
Partito Comunista Italiano Marxista-Leninista
Piattaforma Comunista

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