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Un bel di' vedremo

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(16 Dicembre 2010) Enzo Apicella
In tutta l'Europa cresce la protesta contro il capitalismo della crisi

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(Lotte operaie nella crisi)

Lavoratori delle cooperative sociali e del terzo settore: il 18 in sciopero, il 19 spezzone unitario alla manifestazione da Piazza San Giovanni a Porta Pia

(16 Ottobre 2013)

18 OTTOBRE 2013: GIORNATA DI LOTTA E DI MOBILITAZIONE NAZIONALE, con SCIOPERO “GENERALE” per lavoratrici e lavoratori delle categorie pubbliche e private, contro le politiche di austerità imposte ai governi nazionali dai grandi interessi finanziari ed economici sulla pelle di chi lavora e dei settori più deboli. SCIOPERO dell’intera giornata proclamato dai sindacati conflittuali, di base e autorganizzati, corteo ore 10 da Piazza della Repubblica a Piazza San Giovanni e si rimane in attesa del giorno dopo …

Il 18 Ottobre dopo il corteo, lavoratrici e lavoratori del “terzo settore” invitano nel pomeriggio (ore 17) a un momento di confronto collettivo, assembleare in piazza S. Giovanni.

19 OTTOBRE 2013: grande manifestazione nazionale da piazza San Giovanni a Porta Pia, per il diritto alla casa, al lavoro e al reddito, per servizi sociali, istruzione, cultura e sanità per tutti e tutte, contro i disastri ambientali, il razzismo, le “grandi opere” inutili e gli scenari di guerra e di impoverimento a livello mondiale. Intendiamo caratterizzare la nostra presenza il 19/10, con un “settore” di corteo unitario (senza bandiere) di operatrici e operatori sociali, anche a livello nazionale, perché IL NOSTRO LAVORO E’ UN LAVORO CHE SI INTRECCIA CON LA LOTTA PER LA CASA, I DIRITTI SOCIALI e DI CITTADINANZA, DI TUTTI- E TUTTE.

I diritti costituzionali in Italia, quelli definiti dalla Costituzione repubblicana e antifascista, sono SOTTO ATTACCO. Diritto al lavoro, alla casa, a usufruire di servizi sociali, alla tutela della salute, all’istruzione pubblica, al reddito, alla cultura degni di un paese civile e progressista, sono sempre più indeboliti e affievoliti, sottoposti a una “privatizzazione” dei servizi pubblici e al loro smantellamento.

La difesa dei grandi interessi finanziari ed economici a livello mondiale, con una crisi permanente sono fatti pagare, dai rispettivi governi nazionali sulla pelle di chi lavora e dei settori più deboli della popolazione, con un salasso costante su salari e redditi, un impoverimento di cui non si vede la “fine”. Però si continuano a finanziare nel Bilancio dello Stato, ingenti spese militari, “grandi opere” inutili e dannose, si legittimano disastri ambientali, si riducono le persone come se fossero “merce”. In questo triste scenario, anche i Servizi Sociali e Sanitari, Educativi e di assistenza e il mondo del “Terzo Settore” sono colpiti.

Vittime da anni di tagli economici e di trasformazioni profonde, non utili alla collettività, messe in campo da Amministrazioni Locali di ogni coalizione politica - istituzionale.

Tutti questi servizi e attività, dove lavorano centinaia di migliaia di persone spesso in condizioni di precarietà, con salari bassi e condizioni di salute e sicurezza non idonee, con forti disuguaglianze per la cittadinanza – utente, DEVONO TORNARE AD UNA GESTIONE PUBBLICA DIRETTA.

Soprattutto, NON CI INTERESSA LA DIFESA E LA GESTIONE DELL’ESISTENTE, non difendiamo il lavoro se è sfruttamento e precarietà, non difendiamo l’attuale modo di erogare i Servizi Sociali, Sanitari, Educativi, Assistenziali, se non sono utili al progressivo miglioramento reale delle condizioni di vita della cittadinanza, dell’utenza e del nostro lavoro.

E’ ancora possibile cambiare questa situazione, con una opposizione sociale costruita dal basso, che fermi definitivamente la progressiva distruzione dei diritti, di condizioni di vita e di lavoro. Con la Partecipazione diretta, con la Lotta, con la “voce dei senza voce”, promuovendo forme di autorganizzazione e di coordinamento locale e nazionale, a partire dagli interessi comuni.

Se a partire dalle grandi città metropolitane fino ai piccoli comuni, mettiamo assieme su obiettivi chiari e condivisi queste nostre capacità e intelligenze, avremo i RAPPORTI DI FORZA in grado di cambiare, per davvero e in meglio. I FATTI, ADESSO SONO COMPITO NOSTRO .

Per RETE NAZIONALE LAV. DI COOP SOCIALI, ENTI DEL TERZO SETTORE, AZIENDE

Mailing list coordnazionale_lavoratoridelsociale@yahoogroups.com

Promotori: Coordinamento di Roma lavoratrici e lavoratori del “terzo settore” e di coop sociali

Riferimenti per contatti e adesioni: Cobas cobascooperativeroma@gmail.com

Unione Sindacale Italiana usiait1@virgilio.it

Confederazione Unitaria di Base cubregionelazio@gmail.com,

coord.terzosettore@email.it

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