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MOZAMBICO, ACCANTO ALLE MINIERE NASCE UN PARCO NATURALE

(21 Ottobre 2013)

L’antilope cavallina, con le sue corna a lira e la striscia nera sul muso, non dovrà cambiare casa. D’ora in avanti, però, l’indirizzo sarà Parco nazionale di Magoe: una riserva protetta nata questa settimana nel nord-ovest di Mozambico, in una regione che le miniere di carbone stanno trasformando in modo drammatico.

La costituzione del Parco, riferisce l’agenzia di stampa nazionale Aim, è stata disposta nel quadro del “Piano di azione per l’economia verde” approvato dal governo in settimana. Affacciata sul Lago di Cahora Bassa ed estesa fino alla frontiera con lo Zimbabwe, la riserva copre un’area di 3500 chilometri quadrati. A popolare il Parco, come vicini di casa di circa 3000 contadini e pescatori, sono anche ippopotami, leoni e leopardi.

La riserva di Magoe è situata nella provincia di Tete, la regione del Mozambico più interessata dal boom minerario degli ultimi anni. L’avvio dell’estrazione del carbone da parte di multinazionali come Vale, Rio Tinto e Jindal ha suscitato le critiche degli ambientalisti e innescato le proteste di comunità di contadini costretti a lasciare le loro case per far posto alle ruspe.

Il Parco di Magoe è il settimo del Mozambico. Tra le riserve più note figurano quelle di Gorongosa, Grande Limpopo e Barazuto.

[VG]

Misna