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Acampada, strade libere e presidio nel park del ministero

(21 Ottobre 2013)

acamp

L'Acampada di porta Pia si trasforma in presidio, con attivisti e manifestanti che promettono di restare in piazza almeno fino a martedi', quando una delegazione dei movimenti sara' ricevuta (ore 18) dal ministro delle Infrastrutture, Maurizio Lupi. "Ci sara' una nuova manifestazione per far sentire forte la nostra voce", sottolineano gli organizzatori, che nella serata di ieri hanno liberato la piazza per rendere più agevole la viabilità spostandosi con gazebo e tende nel parcheggio antistante il ministero delle Infrastrutture. Contriariamente a quanto annunciato all’inizio non si terrà stamattina alcun presidio a piazzale Clodio in occasione del processo per direttissima ai fermati di sabato. E questo perché l’udienza è stata spostata. La Procura ha chiesto la convalida dei fermi e la contestuale emissione dell'ordinanza di custodia cautelare per i 6 giovani bloccati dalle forze dell'ordine e accusati di resistenza a pubblico ufficiale. Ora il gip dovra' fissare una data per l'esame della richiesta del pm. Presumibilmente una decisione sara' presa gia' domani. Ieri sera, invece, ci sono stati davanti alle carceri di Regina Coeli e Rebibbia alcuni sit in di solidarieta' ai manifestanti arrestati.

"Questo e' solo l'inizio – spiegano gli attivisti -, oggi e' nato un nuovo movimento dei movimenti". "Dalla prossima settimana manifesteremo di fronte al convegno organizzato dall'Anci a Firenze, a cui partecipera' anche il ministro Alfano", annuncia Luca Fagiano, dei movimenti per il diritto all'abitare di Roma. "Poi - aggiunge - di nuovo, il 9 e il 10 novembre ci incontreremo a Roma in una grande assemblea di questo movimento dei movimenti".

"In questa piazza non ci sono buoni e cattivi", spiega per l’ennesima volta Paolo Di Vetta nel corso dell'assemblea dell' acampada che si è svolta ieri in mattinata. "Siamo partiti da San Giovanni - prosegue - e abbiamo dato una lezione a tutti quelli che si aspettavano un popolo di spaccavetrine, che avrebbe devastato questa citta'. Abbiamo dato dimostrazione di come si puo' costruire un forte assedio e anche di una grande consapevolezza e maturita' del ruolo che stiamo prendendo". "Anche i giornali - ha spiegato - nonostante abbiano tentato di mettere l'accento sulle cosiddette violenze, non hanno potuto nascondere che c'e' stata una manifestazione potente, decisa, dura".

fabrizio salvatori - controlacrisi.org

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