Imperialismo e guerra :: Scenari africani

COSTA D'AVORIO: IN VENDITA IL “KOUÉ”, RISO LOCALE DÀ LAVORO

(28 Ottobre 2013)

Ha il nome del suo ideatore il riso “Koué”, in vendita da pochi giorni sui mercati di Daloa, terza città del paese: un tentativo 100% ivoriano di sviluppare il mercato locale del richiestissimo chicco bianco. “Abbiamo voluto dare un marchio al riso paddy prodotto sul posto con l’intento di professionalizzare il settore. Finora il pregiato cereale veniva venduto dalle donne al mercato in bacinelle o scatole, quindi con scarse regole di igiene” ha spiegato l’imprenditore Luc Koué.

Ma da poco la situazione è cambiata: il riso viene comprato ai produttori della regione del Haut Sassandra (centro-ovest) per poi essere confezionato in modo industriale, dando al prodotto un imballaggio sicuro e rispettoso delle regole moderne del commercio ma soprattutto in grado di competere sul mercato con le altre qualità di riso importato. “Per ora esiste un solo formato da 50 kg ma per soddisfare tutte le richieste stiamo pensando di introdurre sacchi di 25, 15 e cinque chili” ha spiegato Koué, invitando i produttori agricoli a contattarlo per vendere i propri stock di riso. Il progetto commerciale dell’imprenditore locale ha già creato posti di lavoro negli impianti dove il riso viene confezionato.

In Costa d’Avorio, paese dalla lunga tradizione risicola, in particolare nell’ovest, e che gode di un clima particolarmente favorevole a questo tipo di coltura, il riso è diventato l’alimento di base della popolazione, con un consumo annuo di 1,3 milioni di tonnellate pari a 58 chili per ogni abitante. La produzione locale riesce a coprire solo il 42% del fabbisogno nazionale e il resto viene importato, con costi elevati per il governo, soprattutto dall’aumento vertiginoso del prezzo di acquisto del riso sul mercato mondiale a partire dal 2008.

Lo scorso anno l’Ufficio ivoriano di sviluppo del riso ha elaborato una strategia nazionale per far crescere la produzione locale, impegnandosi ad assicurare il fabbisogno di tutta la popolazione entro il 2016, portando le quantità dalle attuale 600.000 tonnellate a 1,9 milioni. Lo scorso giugno il Fondo per l’Alimentazione e l’Agricoltura (Fao) ha deciso di inserire la Costa d’Avorio nell’elenco dei paesi produttori per conto dell’organismo Onu.

[VV]

Misna