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(28 Marzo 2012) Enzo Apicella

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54esimo anniversario della morte di Camilo Cienfuegos

(28 Ottobre 2013)

Comunicato ufficiale Associazione Naz. di Amicizia Italia-Cuba.

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Oggi 28 ottobre ricorre il 54esimo anniversario della scomparsa di Camilo Cienfuegos, sempre allegro, burlone e sorridente. Nato nel popolare quartiere Lawton dell'Avana il 6 febbraio 1932, da ragazzo Camilo fece dapprima il sarto, poi il redattore del giornale antifascista avanero "Lidice" insieme a suo fratello Osmany.

È ormai consuetudine che nella ricorrenza della sua scomparsa i cubani gettino in mare, o in un corso d'acqua, un fiore per ricordarlo: "Una flor para Camilo". In Italia si sa poco di lui. A L'Avana gli è stato dedicato un museo che ha sede in quella che fu la sua casa natale in Calle Pocito 228. Nel 1952, poco dopo il golpe militare del sergente Fulgencio Batista, adottò un cane randagio e lo chiamò Fulgencio, "è il nome più adatto per un bastardo" rispondeva a chi gli chiedeva il perchè di quel nome. L’immagine di Camilo Cienfuegos accompagna da qualche anno quella di Che Guevara nella storica Piazza della Rivoluzione a L'Avana.

Camilo Cienfuegos, scomparve in mare mentre volava su un piccolo aereo proveniente da Camagüey diretto nella capitale, dopo aver compiuto una missione in relazione al tentativo controrivoluzionario del traditore Huber Matos. Aveva 27 anni ed era il ministro della Difesa della neonata "Revoluciòn". Gli erano bastati appena 2 anni nella guerriglia per guadagnare i seguenti appellativi: - Il signore dell’Avanguardia - Il comandante dall’eterno sorriso - L’eroe di Yaguajay - Il compagno del Che in cento battaglie - L’uomo con cui Fidel si confidava (famosa la domanda "va bien Camilo?") - L’immagine del popolo. Ma per tutti i cubani, era ed è semplicemente Camilo.

La sua avventura, umana, politica e rivoluzionaria viene insegnata a scuola e molti istituti d'istruzione e presidi militari oggi portano il suo nome. Il Circolo di Velletri dell’Associazione di Amicizia e Solidarietà con Cuba è intitolato a lui. Ieri i Circoli regionali del Lazio, hanno reso anch'essi un omaggio floreale a Camilo con una cerimonia svoltasi sull'isola Tiberina lanciando fiori nel Tevere. All'omaggio floreale ha preso parte, oltre ai rappresentanti diplomatici cubani nel nostro paese, una rappresentanza del circolo veliterno di Italia-Cuba. Ecco come Soledad Cruz, già ambasciatrice di Cuba all'ONU ricorda Camilo nel libro di Bianca Pitzorno "Le bambine dell'Avana non hanno paura di niente".

"Camilo era caduto in mare. E per me viveva lì in fondo, circondato da bellissime sirene, profumato dai fiori che cominciammo a mandagli tutti gli anni, era il capitano di un esercito di pesci violetti, navigava sul fondo a bordo delle stelle marine, addolciva col suo miele le acque salate, tra le montagna di coralli azzurri che somigliavano alla Sierra Maestra, col suo cappello guarnito di alghe d'argento, scortato da delfini e accudito dalla regina delle acque, che, commossa dal suo eterno sorriso, gli prestava la balena di Pinocchio per le sue passeggiate più lunghe".

velletrilife.blogspot.it

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