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L'amavo troppo

L'amavo troppo

(22 Ottobre 2012) Enzo Apicella

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ANCHE IO FACCIO LO SCIOPERO DELLE DONNE IL 25 NOVEMBRE!

(29 Ottobre 2013)

Perché tante mie sorelle, figlie, madri, amiche vengono uccise quasi ogni giorno dagli uomini che odiano le donne - perché la prossima potrei essere io
Perché sono stata violentata, umiliata, denigrata e sono stanca di farmene una colpa, di provare vergogna per questo, ma ora voglio ribellarmi
Perché mi ha detto che mi ama, ma non è vero, mi vuole schiava, sua proprietà nella “sacra famiglia”, perché quando decido di alzare la testa mi ammazza di botte
Perché quando ho chiesto aiuto alle forze dell’ordine per me o per le altre, mi hanno detto di sopportare o di farmi i fatti miei. E, allora, il 25 novembre mi farò i “fatti miei” insieme a tutte le donne che saranno al mio fianco!
Perché sono stata violentata e uccisa una seconda volta dalle sentenze pro-stupratori e quelli che hanno stuprato o ucciso sono protetti da questa società
Perchè questo Stato, questi governi non sono la soluzione ma sono la causa dei femminicidi e stupri e le loro leggi diventano solo catene di controllo, di repressione che soffoca le nostre vite
Perché voglio decidere della mia vita in libertà
Perché quando la sera esco stanca dal lavoro, non posso riposarmi, devo badare alla famiglia
Perché anche se mi maltratta non ho i mezzi economici, non ho casa per sfuggire al suo odio
Perché i tagli ai servizi sociali, tagliano prima di tutto la libertà di noi donne
Perché siamo noi donne per prime a pagare la crisi, con lavori sempre più precari e sottopagati
Perché noi donne lavoriamo come e più degli uomini ma il nostro salario è più basso
Perché siamo stufe di essere discriminate sul lavoro, subire anche molestie sessuali da padroni e capi
Perché non vogliamo più doverci sottoporre ad indagini nelle assunzioni sulla nostra condizione matrimoniale, di maternità, di orientamento sessuale, ed essere anche licenziate per questo
Perché, pur essendo disoccupata, mi ammazzo di lavoro dentro le mura di casa e il 25 novembre non voglio far niente, solo ribellarmi, fuori dalle mura, con le altre donne
Perché non sono una “supplente dello Stato”, che mi costringe al doppio lavoro, tagliando le spese sanitarie, gli asili nido, l’assistenza agli anziani e ai disabili e che invece di riconoscere questo lavoro mi allunga la pensione
Perché noi ragazze siamo arrabbiate per le offese, molestie sessuali, anche solo verbali o virtuali, a scuola, per le strade, nei locali, perché noi non vogliamo avere paura e vogliamo vivere liberamente la nostra sessualità
Perché quando dico no è NO!
Perché solo la nostra lotta, delle donne contro gli uomini che odiano le donne, contro i padroni, lo Stato, il governo, le istituzioni che odiano le donne, che non ci difendono, che attaccano le nostre condizioni di vita e ci opprimono ancora di più, è l'unica strada per il nostro futuro

PER TUTTO QUESTO E ALTRO

…anche io faccio lo SCIOPERO DELLE DONNE il 25 novembre

Per aderire scrivere a anchioscioperodonne@inventati.org

***
Prime adesioni:

Nicoletta Salvi – libera professionista, Michela Angiolillo (Roma), Nicoletta Gazzea (Roma), Claudia Marcolini (Milano), Elvira Pignataro (Roma), Ilaria Bracaglia (Roma), Denise Bruni – studentessa (Roma), Benedetti Silva – operaia (Modena), Rosa Virtù – ass. educatrice (Roma), Selene Bruni – studentessa (Roma), Ilenia Argento – docente precaria (Milano), Layla Buzzi – maestra precaria (MO), Daria – impiegata (Roma), Anna Gaudiano – educatrice (BO), Luigia De Biasi – operaia (AQ), Claudia Conciatori – disoccupata (Ferrara), Manuela Cibellis – educatrice (Pavia), Licia Fucina – educatrice (Brescia), Ciaccheri Angela (Firenze), Luciana – donne 100 celle e dintorni, Maria Luisa Cicero (mamma No Muos), Centro Donne Lilith (Latina), Anna Maria Meloni, Paola Francucci, Valentina Maritati – Nardò (Lecce), Paola Maritati – volontaria USB, dirigente SEL – Nardò (Lecce), Debora D’Alessio – precaria, Paolina Perma – rappresentante nazionale Cobas PT – CUB/USB), Di Maida Carola – USB (Milano), Franca Abategio (Roma), Rita Annarumma, Lavoratrici precarie asili (Bologna), movimento femminista proletario rivoluzionario, Maria Lupi – femminista (Torino)

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