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(Il saccheggio del territorio)

Padova: "Cemento che ride"!

La giunta Zanonato cementifica l'area tra il parco Iris e il canale San Gregorio

(25 Dicembre 2004)

Spesso le peggiori frasi in fatto di razzismo e intolleranza sono introdotte da preamboli come "io non sono razzista ma", "io non sono certo intollerante però", un preambolo che fila anche per gli abusi e gli scempi urbanistici. Le cementificazioni più vergognose sono spesso camuffate da parchi o da spazio pubblico. Si pensi alla vistosa speculazione edilizia compiuta a Montà che va sotto il nome di "Parco Montà" solo perché, dietro ai palazzoni, tra la ferrovia e l'elettrodotto, corre una striscia di verde che teoricamente è un giardino pubblico. O ancora, si pensi alla "Piazza" del quartiere Forcellini, rinnovata e rimodellata in maniera da essere funzionale esclusivamente al supermercato che vi sia affaccia.

Ebbene, fra qualche mese arriverà in città un altro bell'esempio di questa pratica spregiudicata. Il prossimo, grande, regalo urbanistico che ci stanno preparando si chiama "Proposta per un parco urbano integrato tra il parco Iris e il canale San Gregorio"; Una massiccia colata di cemento che rovinerà per sempre il più appetitoso dei cunei verdi che gli ambientalisti hanno cercato, invano, di salvare dalla variante al piano regolatore. Appettitoso dal punto di vista economico, al pari del Basso Isonzo, prossima vittima.

Esiste infatti una vasta fascia di campi, compresa tra le vie Forcellini e Canestrini, parzialmente occupata da un giardino pubblico che unisce il canale San Gregorio con la città. Lungo quelle aree coltivate corre l'unica vera pista ciclabile di Padova, che porta dall'ospedale a Voltabarozzo.

Lo scorso 6 dicembre il Consiglio di Quartiere 4, riunitosi in fretta per deliberare su di un piano d'area privato che programma la costruzione dell'immenso lotto, i cui proponenti si chiamano Coop La Traccia, Coop l'Operatore, e Soles spa e sono aziende che fanno riferimento all'area della Compagnia delle Opere, lo ha bocciato quasi all'unanimità con un subisso di motivazioni, tra le quali spiccavano l'inutilità, l'indaguatezza viaria, la speculazione evidente.

Il giorno dopo la Giunta Zanonato ha approvato il piano d'area dichiarando che il quartiere non ha espresso pareri in merito. Il parere del quartiere non era riuscito, in 24 ore ad arrivare a Palazzo Moroni, né per via cartacea né per via telefonica.

È superfluo dire che quell'area aveva, per chi sa leggere tra le righe delle carte amministrative, un nome ed un cognome fin dal primo giorno in cui l'assessore all'urbanistica Mariani ha battuto i pugni sul tavolo per portare avanti la "sua" variante al prg.

Non sappiamo se l'assessore, approvando il piano, si sia ricordato della promessa, fatta al momento dell'approvazione della variante, di attivare la progettazione partecipata per le edificazioni nei cunei verdi. Sono passati pochi mesi, ma in effetti, sembrano anni.

Stupisce, ma non tanto, che un tale vergognoso progetto (palazzi costruiti a palafitta, stretto budello di verde che corre fino al fiume fiancheggiato da condominii, nuova strada che taglia il pur stretto budello) si chiami "Proposta per un parco urbano integrato tra il parco Iris e il canale San Gregorio".

Va precisato che questo progetto, fatto tenendo all'oscuro tutti i proprietari dell'area tranne i proponenti, era un passaggio obbligato per ottenere il via libera non già alla costruzione di tutta l'area, ma solo di una grande area posta tra il parco e l'argine. In sostanza per poter costruire, erano vincolati a presentare un piano che tenesse conto di tutta l'area. E loro l'hanno fatto, naturalmente senza sognarsi di chiedersi cosa ne pensino del loro progetto gli altri proprietari i quali si faranno certamente sentire quando arriverà i loro turno.

Il piano è discutibile, ma è passato liscio come l'olio. È esattamente il tipo di meccanismo che si verificherà, temiamo, sulle altre aree di perequazione. Va sottolineato che questa lottizzazione si aggiunge a quelle previste nella variante al prg. Siccome la variante al prg è troppo rigida, devono aver pensato, sarà meglio approvare i progetti in deroga.

Che gentili, comunque! Ci rubano il verde ma ci regalano un parco. Grazie. Come diceva la vecchia pubblicità del panettone: adesso sì che è natale.

Ecopolis - Legambiente

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