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Che Guevara

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IN MEMORIA DI FLORA TRISTAN, NELL'ANNIVERSARIO DELLA SCOMPARSA

(14 Novembre 2013)

floratristan

Flora Tristan, del potere di tutti

Noi che abbiamo conosciuto la miseria
e la miseria che sta sotto la miseria
ci siamo alzate e alzati infine e abbiamo detto:
da adesso no.

Noi che abbiamo sofferto la fame e le percosse
e cio' che genera la fame e le percosse
ci siamo alzate e alzati infine e abbiamo detto:
da adesso no.

Noi che ci siamo riconosciute e riconosciuti
uguali nella maschera del dolore e uguali nel sogno della gioia
ci siamo alzate e alzati infine e abbiamo detto:
da adesso no.

E avendo detto no allo sfruttamento
avendo detto no alla guerra e alla paura
e al calpestare gli altrui corpi piagati
ci siamo alzate e alzati infine e abbiamo detto:
da adesso si' che facciamo cominciare
la nuova storia.

(Giobatta Corinzi, Ancora dieci parole...)

Si e' svolto nel pomeriggio di giovedi' 14 novembre 2013 a Viterbo presso il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" un incontro di commemorazione di Flora Tristan nell'anniversario della morte della grande intellettuale e militante femminista e socialista.
*
Nel corso dell'incontro sono stati letti alcuni testi di e su Flora Tristan, e ne e' stata ricostruita la vita, il pensiero e l'azione.
Flora Tristan nacque a Parigi il 7 aprile 1803. Il padre, di facoltosa famiglia spagnola con ingenti proprieta' in Spagna e in Peru', mori' quando lei aveva quattro anni, e poiche' per un disguido burocratico l'atto di matrimonio dei genitori non era stato registrato, la madre resto' esclusa dall'eredita' e lei fu considerata figlia illegittima; affrontarono la poverta' e l'emarginazione. Flora Tristan nel 1821 sposo' un uomo violento da cui successivamente fuggi', e che continuo' a perseguitarla fino a tentare di ucciderla (la pallottola da cui fu colpita non la uccise, ma resto' conficcata nel corpo di Flora Tristan per tutta la vita). Dopo un viaggio in Peru', dove viveva la ricca famiglia del padre, tornata in Europa pubblico' articoli, opuscoli, reportages e romanzi; tra essi Les peregrinations d'une Paria; nel 1840 dopo un'inchiesta condotta a Londra sulle condizioni della classe operaia pubblico' le Promenades dans Londres, in cui denunciava la
brutalita' dello sfruttamento capitalistico. Nel 1843 pubblica L'union ouvriere, il suo testo politico piu' noto; svolge poi un'intensa attivita' di conferenziera socialista in tutta la Francia, le
annotazioni del suo diario del 1843-1844 saranno pubblicate nel volume postumo Tour de France. Mori' a Bordeaux il 14 novembre 1844.
Ha scritto di lei Alfredo Salsano: "Nata nel 1803 da un colonnello spagnolo discendente da una ricca famiglia peruviana e da madre francese, Flora Tristan mori' nel 1844 dopo una vita tutta spesa nella realizzazione della propria personale liberazione, che da ultimo s'identifico' con quella della classe operaia. Figura indubbiamente eccezionale nel quadro del socialismo francese prequarantottesco, la Tristan con Promenades dans Londres (1840) fece conoscere in Francia
le condizioni del proletariato inglese, esponendo anche le concezioni di Owen che conobbe personalmente, e dei cartisti, con i quali fu direttamente in contatto. Il suo posto nella storia del socialismo - e del movimento operaio - e' pero' legato soprattutto all'opuscolo Union ouvriere (1843), con cui introdusse per la prima volta l'idea di un'organizzazione destinata a realizzare l''unione universale degli operai e delle operaie'".
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Concludendo l'incontro il responsabile della struttura nonviolenta viterbese, Peppe Sini, ha ribadito la straordinaria importanza dell'opera di Flora Tristan, che anticipa e prepara quella di Marx ed Engels, e che connette la lotta per la liberazione delle donne con la lotta per la liberazione di tutte le classi sfruttate ed oppresse, e formula un programma di unione e di lotta del movimento operaio che sara' successivamente il nocciolo duro del programma dell'Associazione Internazionale dei Lavoratori fondata a Londra nel 1864.
Due secoli dopo Flora Tristan ancora illumina la nostra lotta: nella sua affermazione dei diritti delle persone escluse ed oppresse dal sistema di dominazione maschilista e patriarcale; nel suo impegno per i diritti dei migranti; nella sua azione per i diritti delle donne; nella sua opera di organizzazione del movimento operaio; nella sua denuncia dello sfruttamento delle persone e del degrado dell'ambiente di vita; nel suo indicare strumenti di azione nonviolenta, una strategia nonviolenta, un programma nonviolento per la lotta delle oppresse e degli oppressi contro la sorda violenza del disumano potere economico e politico, ideologico ed istituzionale; nel suo pensare ed agire la lotta in difesa dei diritti umani di tutti gli esseri umani; nel suo rischiarare le coscienze e le intelligenze ed unire chi soffre oppressione in un impegno comune di lotta per la giustizia e di concreta solidarieta'.
Flora Tristan, femminista e socialista, pensatrice ed attivista della liberazione dell'umanita', voce e volto della nonviolenza in cammino, a due secoli dalla sua travagliata ed eroica esistenza, a due secoli dalla sua eroica e luminosa resistenza all'iniquita' e alla menzogna, e' ancora oggi ed ogni giorno di piu' maestra e guida per la lotta nonviolenta di tutte le oppresse e di tutti gli oppressi contro il disordine costituito, maestra e guida della lotta nonviolenta per la vita, la dignita' e i diritti di tutti gli esseri umani.
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Nel ricordo della grande militante del movimento di liberazione dell'umanita' le persone partecipanti all'incontro hanno espresso pieno sostegno all'appello al parlamento italiano affinche' "faccia cessare le stragi nel Mediterraneo legiferando il diritto per tutti gli esseri umani ad entrare in Italia - ed attraverso l'Italia in Europa - in modo legale e sicuro. Ogni essere umano ha diritto alla vita. Ogni essere umano ha diritto alla libera circolazione sull'unico pianeta casa comune dell'umanita' intera. Vi e' una sola umanita' e tutti gli esseri umani ne fanno parte".
Le persone partecipanti all'incontro hanno espresso altresi' pieno sostegno all'appello affinche' il 25 novembre, Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne, si svolgano ovunque iniziative contro il femminicidio.

Viterbo, 14 novembre 2013

Il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo

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